Ricordando il 1908, "il museo del terremoto per rafforzare l'identità di Messina"

Ricordando il 1908, “il museo del terremoto per rafforzare l’identità di Messina”

Marco Olivieri

Ricordando il 1908, “il museo del terremoto per rafforzare l’identità di Messina”

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sabato 18 Novembre 2023 - 14:25

Dal 28 novembre sarà possibile visitare l'esposizione permanente dedicata al sisma, in gestione al Museo regionale

MESSINA – “In politica l’unione fa la forza. E, fatte salve le divisioni politiche per la campagna elettorale e le differenze ideologiche, dobbiamo tutti fare squadra per risollevare Messina nel segno della cultura e del turismo, che tanto possono fare per l’economia della città. Oggi annunciamo un museo del terremoto che sarà un vanto per Messina”. Così Elvira Amata, assessora regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo, alla presentazione del museo permanente del terremoto.

“1908 CittàMuseoCittà” è il nuovo allestimento permanente, che sarà aperto al pubblico il 28 novembre. Un’occasione “per rafforzare l’identità di Messina”, è stato detto alla presentazione, in gestione al Museo regionale interdisciplinare e all’interno della sua struttura sul viale della Libertà.Per questa esposizione, che si svilupperà su una superficie di 1000 metri quadrati, saranno utilizzati infatti gli spazi dell’ex sede del Museo nazionale (ex Filanda Mellinghoff). Verranno esposti numerosi reperti recuperati dopo il sisma e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante, vista la presenza di una sala immersiva e della realtà virtuale aumentata.

Micali, Amata, Scarpinato e De Luca

Con Amata, hanno ufficializzato la novità l’assessore regionale ai Beni culturali e l’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, il deputato regionale Antonio De Luca, che ha contribuito all’operazione con i suoi emendamenti alla Finanziaria, e il direttore del museo regionale Orazio Micali. Ma cosa ci fanno insieme due assessori di Fratelli d’Italia e un capogruppo all’Ars del Movimento Cinquestelle? “Agiamo insieme per il bene comune in un momento in cui Messina ha bisogno finalmente di riprendersi, di uscire dalla paralisi. Complimenti al direttore Micali che, in tre giorni, nel 28 dicembre 2022, guarda caso un altro 28 dicembre, ha trovato il finanziamento quando tutto sembrava essersi bloccato”, ha dichiarato De Luca.

Sul valore dell’iniziativa, con reperti unici risalenti al sisma, si è soffermato pure l’assessore Scarpinato: “Sarà un’esposizione permanente che renderà merito alla nostra meravigliosa isola. Con me assessore, e ne sono orgoglioso, sono stati nominati siti d’interesse culturale il memoriale di Portella della Ginestra e l’albero Falcone”.

Gli interventi

Orazio Micali, direttore del Museo Regionale, ha annunciato: “Questa sarà una mostra di reperti in cui si potrà toccare e abbracciare la storia di questa città attraverso gli elementi architettonici e artistici, ma è anche una mostra che permetterà al visitatore di entrare dentro la città che non è più. Una città ricostruita dal vero e, all’interno di questa, potersi muoversi e conoscerla attraverso la realtà aumentata. Si potrà anche vivere l’evento sismico e vivere il passaggio fra il ‘prima’ e il ‘dopo’ il tragico terremoto. Un modo del tutto nuovo e particolarmente emozionante per rendersi conto cosa questo evento ci ha sottratto fisicamente, oltre a quello che di immateriale ci ha strappato”.

L’assessore Francesco Paolo Scarpinato ha dichiarato: “Oggi è un giorno importante perché abbiamo dimostrato come, unendo le forze e senza colore politico, si possono realizzare cose importanti. La mostra che sarà inaugurata il 28 novembre è un chiaro esempio. Un percorso sinergico che ha dato vita a una esposizione che ha una parte fisica e una virtuale, per far conoscere a tutti come fosse davvero Messina prima del terremoto”.

Il deputato regionale Antonio De Luca ha ripercorso l’iter travagliato della sua legge che ha istituito la giornata regionale del terremoto di Messina e che ha permesso di finanziare questo allestimento con 300 mila euro stanziati su proposta dello stesso De Luca in finanziaria, aggiungendo: “Ricordo che, quando nel 2008 ci fu il centenario, Messina sprecò una grande occasione e non creò alcun circuito economico. Sembrava come se la città non volesse fare pace con la sua storia. Questa è una mostra che non ha solo finalità turistiche, ma anche e soprattutto scopi sociali e identitari. Sono orgoglioso di aver portato a termine questo percorso che nessuno mai aveva intrapreso in tutti questi anni e, un ringraziamento speciale, va al direttore Micali che è stato capace di realizzare questo progetto. Il mio desiderio è quello di coinvolgere le varie Istituzioni per creare un circuito virtuoso affinché si sviluppino iniziative per creare cultura, momenti di approfondimento, spettacolo e economia”.

L’assessora regionale Elvira Amata ha infine evidenziato come “la politica abbia il dovere di unirsi per fare atterrare sui territori azioni concrete e quello di oggi è un esempio di come si può ben operare. È certamente un momento importante per la città di Messina, per tutti i messinesi e per i nostri giovani. La nostra storia purtroppo è stata cancellata in poche ore da un terribile sisma dove hanno perso la vita migliaia di messinesi. Con l’allestimento di questa mostra permanente, grazie ai reperti che sono stati messi in salvo e alla sala immersiva, vogliamo raccontare la storia della nostra città ante 1908 non solo in segno del ricordo e della conservazione della memoria, ma soprattutto per avere coscienza della nostra identità. Sono certa che avremo delle forti emozioni. Aggiungo che tutto ciò ha una forte valenza anche come attrattore turistico e sono certa che tanti viaggiatori si fermeranno a Messina per la curiosità di visitare la mostra. È nostro dovere quello di creare sempre più momenti come questo, nei quali la politica insieme a tutti i portatori d’interesse, primi fra tutti i cittadini, unisce le forze per dare risposte concrete alla città”.

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3 commenti

  1. Smettetela di perdere tempo. Fate qualcosa di serio per la gente.

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  2. Mancavano Salvini Schifani, Ciucci come mai.

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  3. È una delle pochissime cose serie e giuste fatte per la città.
    È giusto ricordare uno dei periodi più catastrofici della nostra storia. Sarebbe opportuno anche ricordare che nessun politico del tempo fece niente per
    i terremotati, specialmente per la ricostruzione. Per anni lasciarono le baracche,presenti anche oggi. Solo nel ventennio fu ricostruita in parte Messina.

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