Tariffe per occupazione suolo triplicate. Commercianti dichiarano guerra al Comune

Dalle parole ai fatti. La scorsa settimana, un gruppo di commercianti aderenti all’Alces, Associazione locali centro storico, aveva lamentato l’aumento esorbitante dei costi di occupazione del suolo pubblico, annunciando eclatanti proteste (vedi correlato). Adesso, contro il regolamento Cosap, è stato notificato il ricorso al Tar, tramite l’avv. Santi Delia, che ha riportato alcune cifre esemplificative.

Per 100 metri quadri, a Siracusa si devono sborsare meno di 4mila euro l’anno, ad Agrigento, nella valle dei Templi, circa 4mila 300 euro, a Trapani poco più di 4mila 500, a Catania 6mila, a Messina quasi 10mila euro. Il tutto prima che nella nostra città le tariffe venissero triplicate.

“Oggi – spiega l’avv. Delia – quegli stessi 100 metri quadri costano ad un commerciante messinese oltre 30mila euro annui. È stato un lavoro lungo e faticoso reso possibile solo grazie a tutti i miei colleghi di studio coordinati dall’avv. Rosario Cannata. Si tratta di cifre che non necessitano di commenti e approfondimenti giacché mettono a nudo la schizofrenia dell’amministrazione degli ultimi anni che, tuttavia, non pare riuscire a trovare correttivi neanche con i nuovi vertici”.

Evidenziata, infine, un’ultima incongruenza. Per i commercianti all’interno dell’isola pedonale “Cairoli”, la tariffa è stata ridotta del 90 %, fino ad un costo irrisorio. Lo stesso provvedimento non è stato invece adottato per l’area pedonale intorno a piazza Duomo, dove si paga quindi dieci volte rispetto agli esercizi dell’altra isola.