L’Osapp: “Chiude il carcere di Mistretta. E l’Opg di Barcellona si trasforma in penitenziario”

L’Osapp: “Chiude il carcere di Mistretta. E l’Opg di Barcellona si trasforma in penitenziario”

L’Osapp: “Chiude il carcere di Mistretta. E l’Opg di Barcellona si trasforma in penitenziario”

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mercoledì 20 Marzo 2013 - 10:08

Sindacato soddisfatto del nuovo piano, ma andranno valutate le ricadute sul territorio. Il ministro Severino era stata a Mistretta lo scorso 27 febbraio, rilevando l’importanza di un carcere in quella localizzazione. La vicenda era stata oggetto anche di un’interrogazione di D’Alia

“Probabilmente uno degli ultimi Decreti a firma dell’attuale Guardasigilli ha ridisegnato la distribuzione degli Istituti Penitenziari della Regione siciliana.” A dichiararlo è Mimmo Nicotra, segretario generale aggiunto dell’Osapp, sindacato di polizia penitenziaria, che rende nota la chiusura degli Istituti Penitenziari di Mistretta, Modica e Nicosia.

“Contestualmente – continua Nicotra – è prevista la conversione della struttura che attualmente ospita l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona in una Casa di Reclusione nella quale verranno trasferiti detenuti classificati comuni e che pertanto non di elevatissimo allarme sociale.”

Il sindacato è soddisfatto del ridisegno, mentre andranno valutate le ricadute sul territorio: “Se a questo si aggiunge la contestualizzazione dei circuiti penitenziari regionali – prosegue Nicotra – è evidente che grazie anche all’attuale Provveditore Regionale, Maurizio Veneziano, l’attuale assetto penitenziario della Sicilia è stato ridisegnato con evidenti migliorie sotto ogni profilo e soprattutto in linea con la spending review”.

“Con tale assetto – è opinione dell’Osapp – a guadagnarne sarà indubbiamente anche il tanto sottodimensionato Corpo di Polizia Penitenziaria siciliano che si vedrà ridistribuito su un numero minori di Istituti con evidenti ripercussioni positive in ordine alla qualità dei servizi istituzionali ad esso demandati. La sorte di tutto quel personale che attualmente è impiegato negli Istituti ormai prossimi alla definitiva chiusura, sarà oggetto di un incontro nei prossimi giorni tra il Provveditore e le Organizzazioni Sindacali del comparto sicurezza.”

Il ministro Paola Severino aveva visitato il carcere di Mistretta lo scorso 27 febbraio: “Sono stata nel piccolo carcere di Mistretta – aveva dichiarato -, una struttura penitenziaria le cui mura sono di proprietà del Comune, purtroppo priva di riscaldamento e spesso anche di acqua calda. Ho constatato una grande disponibilità da parte del sindaco, pronto a fare qualunque cosa affinché vi sia un carcere adeguato. Se si potesse avere un carcere di medie dimensioni in quella localizzazione questo potrebbe servire un bacino di utenza estremamente importante”.

La vicenda, pochi giorni dopo, era stata oggetto anche di un’interrogazione da parte di Gianpiero D’Alia che ricordava la necessità di reperire i 42 milioni per un nuovo carcere a Mistretta, da costruire in un’area concessa gratuitamente dal Comune, previsti dal piano dell’ex ministro Alfano. D’Alia ricordava anche che il Comune ha di recente effettuato degli interventi per migliorare e non chiudere l’attuale carcere.

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