Rifiuti a Messina, il circolo Pd V quartiere: "L'impianto a Pace sarà una discarica"

Rifiuti a Messina, il circolo Pd V quartiere: “L’impianto a Pace sarà una discarica”

Redazione

Rifiuti a Messina, il circolo Pd V quartiere: “L’impianto a Pace sarà una discarica”

Tag:

sabato 23 Gennaio 2021 - 13:48

Una storia che si trascina da più di dieci anni. La Regione ha deciso che l'impianto si farà. A Messina però c'è chi prova a dire ancora no

Si chiama impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. E’ quello che dovrà sorgere a Pace. Una storia lunga più di dieci anni. Polemiche, battaglie, ricorsi al Tar. L’impianto si farà, così ha deciso la Regione. Ma a Messina c’è chi prova a riaccendere i riflettori dopo tanto silenzio. E’ il circolo V quartiere del Partito democratico presieduto da Laura Giuffida a scrivere al Presidente della Regione Sicilia, all’ Assessore regionale al Territorio ed Ambiente , al Segretario regionale del Partito democratico, al segretario provinciale di Messina del Partito democratico.

L’analisi

«Nell’ambito delle attività della V circoscrizione del Partito democratico di Messina abbiamo avviato una serie di incontri relativi alla proposta di una prossima realizzazione di due vasche di inertizzazione di rifiuti indifferenziati in località Pace a Messina; ci siamo avvalsi della partecipazione di autorevoli esperti in materia, di responsabili di partito e di cittadini al fine di capire quali possano essere le reali e possibili ripercussioni che tale progetto avrebbe sui due quartieri limitrofi all’area di Pace e sulla Città intera; sono derivati da tali incontri forti dubbi e perplessità sulla opportunità di realizzare a Pace quella che si configurerebbe come una vera e propria discarica a due passi dal centro di Messina ed in una zona che è ormai decisamente ad elevata densità abitativa.

Impianto o discarica?

Il progetto che si profila è quello di costruire a Pace una discarica con sistema di trattamento meccanico biologico ( TMB) in un contesto che in verità è stato sensibilmente già “sfregiato’’ in anni passati con lapresenza di un inceneritore, di una piattaforma di trasferenza ed altro ancora e che quindi è di per se gravemente ed abbondantemente compromesso dal punto di vista ambientale, oltre che ovviamente paesaggistico. Incredibilmente, in sede di studio di impatto ambientale si è affermato che la discarica di nuova attuazione non sarebbe in fin dei conti un gran danno dato appunto il contesto già compromesso da tempo, affermazione questa che ci lascia francamente basiti a fronte del fatto che per la posizione, per la bellezza paesaggistica, quell’ area dovrebbe essere al contrario bonificata e valorizzata adeguatamente.

Vincoli e pareri

A conferma di quanto sosteniamo e a prova di un atteggiamento schizofrenico della Regione Sicilia per cui la mano destra non sa cosa fa la sinistra, possiamo citare il Piano paesaggistico che la stessa Regione si è dato. Ebbene, nell’area in questione lungo il corso del torrente Pace ricadono 4 diverse tipologie di tutela paesaggistica relative a: Paesaggio dei torrenti e dei valloni; Paesaggio dell’area collinare della riviera nord a monte della strada Nuova Panoramica; Paesaggio dei versanti collinari; Paesaggio delle aree boscate e vegetazione assimilabile.

Ebbene, al di là dei diversi livelli di tutela, fermo restando l’obiettivo generale per tutte e quattro le tipologie interessate da una complessiva riqualificazione ambientale, per tutte le aree considerate le norme del Piano paesaggistico fanno assoluto divieto di “realizzare discariche di rifiuti solidi o liquidi, di inerti e materiale di qualsiasi genere” con una ulteriore specificazione in un caso “nonché di impianti tecnologici relativi al trattamento e smaltimento di rifiuti di qualsiasi genere”.

Le preoccupazioni per Messina

Invece, in maniera del tutto incomprensibile, in località Pace a Messina, secondo quanto progettato, potrebbe esserci a breve una concentrazione dei rifiuti provenienti da ben 47 comuni il che, oltre a rappresentare il definitivo degrado di un paesaggio da tutelare, comporterebbe un forte impatto negativo sul sistema dell’accessibilità dell’intera area litoranea nord. Infatti, le uniche due strade percorribili per giungere in loco verrebbero oltremodo caricate del transito dei mezzi di trasporto dei rifiuti di giorno e, si ipotizza, anche di notte con le ovvie ed innumerevoli conseguenze del caso (anche di tipo igienico) lungo le uniche due direttrici (la litoranea e la panoramica) che costituiscono in Città l’unico collegamento nord-sud e che quindi sono già costantemente molto trafficate, anche in considerazione della loro ridotta ampiezza; questa ipotesi non può non creare notevoli e motivate perplessità nei cittadini residenti in zona.

La discarica ospiterà, per dichiarazione del committente, il materiale raccolto in modo non differenziato (quello sporco per definizione) che per legge non dovrebbe superare il 35% ma che, verosimilmente, verrà ulteriormente gravato da quelle frazioni di inorganico pulito che in Sicilia non trovano possibilità di riciclo e riuso per l’assenza di un’adeguata filiera regionale a ciò destinata. Si tenga anche conto che la particolare morfologia della vallata di Pace porta a ritenere più che possibile anche un potenziale aumento ‘’naturale’’ del volume di abbancamento dei rifiuti in loco nel tempo.

Progetto non più attuale?

Ci domandiamo poi come un vecchio progetto possa essere realizzato senza adeguarlo al vigente quadro normativo di riferimento. Riteniamo quindi che non si possa costruire una sorta di ecomostro (peraltro non adeguato alla vigente normativa) in un’area assolutamente non adatta sotto diversi profili, laddove invece logica vorrebbe ormai che le discariche venissero realizzate in zone vicine o limitrofe ad aree produttive, in prossimità di impianti di smaltimento e di riciclo. Logica oggi vorrebbe che un’amministrazione fosse ormai capace di considerare i rifiuti come una risorsa, capovolgendo la vecchia logica del rifiuto = spazzatura in rifiuto = potenziale materia prima e quindi risorsa per lo sviluppo economico e sociale del territorio tutto.

Servono altre soluzioni

Se dunque manifestiamo disaccordo rispetto alla scelta, ci rendiamo tuttavia conto della necessità che si trovino soluzioni rapide al complesso problema dei rifiuti. Ma quella prospettata per la discarica a Pace non è accettabile, soprattutto senza un raccordo preciso con un piano generale per la costruzione di una impiantistica adeguata che sia in linea con la vigente normativa tecnica in modo da garantirne la sicurezza strutturale e ambientale. E’ chiaro, infatti, quanto la mancanza di un’adeguata progettualità in tal senso della Regione Siciliana pesi pesantemente su qualsiasi scelta locale dei singoli comuni che non possono non risentirne a cascata negativamente. Una moderna progettualità, una corretta distribuzione territoriale di un numero di impianti sufficienti per i bisogni del territorio, all’interno di un vero piano regionale dei rifiuti, la bonifica delle 520 discariche esistenti sul territorio, una nuova visione del problema dal quali ripartire per promuovere sviluppo economico e non degrado ambientale, è quello che chiediamo per la nostra terra.

In attesa tutto ciò possa finalmente realizzarsi, noi comunque manifestiamo con questo documento le perplessità di chi vive ogni giorno V e VI quartiere di Messina e vorrebbe dalla politica risposte ben diverse ai bisogni di un territorio che per la sua valenza paesaggistica andrebbe destinato a ben altro uso a vantaggio del benessere della collettività. Ci proponiamo, in attesa di una risposta alla presente, di sottoporre il presente documento alla Città per dare ulteriore forza partecipativa a questa nostra posizione».

5 commenti

  1. miano francesco 23 Gennaio 2021 14:19

    bla bla alternative senno zitti . e’ facile sempre dire no ma le cose si debbono fare punto.

    2
    9
    1. caro Miano Francesco, forse non sei a conoscenza di quello che sta avvenendo nel torrente Pace, te lo spiego : stanno, con dei tubi , prendendo quintali di percolato provenienti da portella Arena che hanno ormai avvelenato tutta la montagna e l’acqua che era potabile sottostante, stanno spendendo una marea di soldi e ora, brillante idea, cosa vogliono fare? vogliono fare un altra discarica, anche più grande di portella Arena, più sotto, vicino alle abitazioni, oltre tutto in una zona in cui è stato messo un vincolo paesaggistico dalla regione e quindi è fuori legge……le alternative si trovano

      0
      0
  2. Se si leggesse tutto il documento ci si renderebbe conto che vengono fatte proposte per affrontare il problema in modo serio. Il rischio è che 47 comuni vengano a sversare a Pace creando caos ed inquinando senza che vi sia un progetto complessivo per risolvere il problema.

    5
    0
  3. A questi signori chiedo: il torrente ciaramita è nel V quartiere???? Se si…
    perché nessun commento contro tutti i “deficienti” incivili chr buttano ogni genere di rifiuti nel torrente ????? Quando una richiesta al Comune per una pulizia?

    1
    0
  4. bisognerebbe che gli abitanti del luogo facessero qualcosa invece di subire in silenzio

    0
    0

Rispondi a miano francesco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007