Dal 18 al 30% di differenziata in due mesi: obiettivi ambiziosi e strategia

Dal 18 al 30% di differenziata in due mesi: obiettivi ambiziosi e strategia

Francesca Stornante

Dal 18 al 30% di differenziata in due mesi: obiettivi ambiziosi e strategia

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lunedì 06 Agosto 2018 - 13:00

A Messina il sindaco Cateno De Luca conta di poter centrare il 30% di differenziata entro ottobre per evitare di dover portare la spazzatura messinese all'estero. Ecco come si intende procedere.

L’obiettivo è ambizioso: raggiungere il 30% di raccolta differenziata entro il prossimo 1 ottobre. Per il sindaco De Luca e l’amministrazione di Palazzo Zanca è un traguardo fattibile, tanto da aver chiesto alla Regione una proroga del termine fissato dall’ultima ordinanza del presidente Musumeci che ordinava ai Comuni che non differenziano di portare i rifiuti all’estero.

Entro il 31 luglio anche Messina doveva individuare il gestore privato a cui affidare il servizio di trasporto, recupero e smaltimento al di fuori del territorio della Regione Sicilia dei rifiuti extra rispetto a quelli ammessi nella discarica regionale, ma l’amministrazione De Luca sta provando a battere un’altra strada per evitare di dover ricorrere a questa soluzione estrema che costerebbe anche diverse centinaia di migliaia di euro a Comune e cittadini.

Il sindaco, l’assessore all’Ambiente Dafne Musolino e il dirigente del Dipartimento Romolo Dell’Acqua hanno messo nero su bianco nella nota inviata alla Regione che Messina intende raggiungere la quota del 30% di differenziata entro il mese di ottobre.

Il punto di partenza è l’attuale 18%, nel mese di marzo era il 16,81%, ad aprie il 17,05%, a maggio il 17,68%. Un aumento costante e progressivo ma lontano dai 12 punti percentuali che invece il sindaco De Luca conta di riuscire a raggiungere in neanche tre mesi. Quindi come si intenderà fare questo balzo in avanti per evitare un commissariamento da parte della Regione con tanto di spazzatura da spedire all’estero?

Vengono elencate le iniziative già avviate da MessinaServizi per la divulgazione e promozione della differenziata con il coinvolgimento dei presidenti delle circoscrizioni per rafforzare l’attività di raccolta differenziata nelle utenze commerciali e nei condomini e il potenziamento delle iniziative come le “Pulizie di primavera”, aree temporanee dove due sabati al mese i cittadini possono conferire rifiuti ingombranti e Raee.

Tra le azioni viene segnalata come di particolare rilievo anche l’intesa raggiunta con l’Arcivescovo Accolla che renderà la Curia parte attiva nella promozione della differenziata.

E poi spicca la raccolta e il trattamento della frazione umida: attualmente ci sono circa 30 tonnellate al giorno di umido nella spazzatura dei messinesi, cioè circa il 12% della produzione totale dei rifiuti raccolti. E su questo fronte MessinaServizi si è gia mossa per dare il via ad una gara europea per il prelievo, trasporto e trattamento della frazione umida e organica.

In realtà questo era già uno dei nodi chiave della strategia del Direttore generale di MessinaServizi Aldo Iacomelli che già nello scorso mese di maggio spiegava che proprio mandando l’organico in impianti ad hoc e non più in discarica si potrà iniziare davvero a incrementare la differenziata. «Questo ci consentirà di togliere immediatamente almeno 10 tonnellate al giorno di organico dalla discarica e l’obiettivo è di arrivare almeno a 20 tonnellate al giorno dopo l’estate» spiegava Iacomelli a maggio (VEDI QUI). Ed è una delle azioni che l’amministrazione De Luca intende sposare appieno per provare ad aumentare a strettissimo giro la differenziata.

Sembra invece essere calato il silenzio su un altro tema caldo del sistema di gestione dei rifiuti in città: il nuovo impianto di Pace. La MessinaServizi di Iacomelli e Ginatempo ha lavorato a ritmo serrato anche su questo fronte, ma ad oggi il dato è che l’impianto è ancora chiuso. Un impianto che permetterà di separare e trattare il materiale che arriva dalla raccolta differenziata e che consentirà di gestire in autonomia tutte le fasi che riguardano i rifiuti messinese, con la possibilità di diventare piattaforma di riferimento la Sicilia orientale. Prima però bisogna metterlo in funzione e farlo lavorare a regime.

Francesca Stornante

Un commento

  1. lo sanno tutti che e’ impossibile.
    aumenteranno la tari dicendo che i cittadini non sono virtuosi.
    i soliti fessi pagheranno e i soliti la faranno franca.
    complimenti sig. sindaco,bella politica!!!

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