Rifiuti, Minicuci: promesse tradite, ma soluzioni comuni ok

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Redazione

Rifiuti, Minicuci: promesse tradite, ma soluzioni comuni ok

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martedì 22 Giugno 2021 - 10:05

Il consigliere leghista torna a offrire collaborazione al primo cittadino in carica, purché «scenda dal piedistallo» e si disponga all'ascolto «con umiltà»

I rifiuti? Secondo il consigliere leghista di Reggio Calabria Nino Minicuci, già sfidante di Giuseppe Falcomatà al ballottaggio, incarnano un mix di necessità di trovare soluzioni comuni epperò anche di (molte) promesse tradite da parte del riconfermato sindaco.

Rammenta l’ex direttore generale dell’allora Provincia d’aver inserito la soluzione dell’emergenza-rifiuti «tra i punti principali» del suo programma, perché i servizi essenziali al cittadino sono obiettivi maestri di ogni Amministrazione. Ma Minicuci punta l’indice implacabilmente contro Giuseppe Falcomatà e le sue ritenute bugie. In particolare, quella secondo la quale «l’emergenza rifiuti della scorsa estate era dovuta ad una scelta voluta della Regione» per «mettere in difficoltà il centrosinistra» in vista del voto.
Sfortunatamente, le elezioni si sono celebrate quasi un anno fa e l’obbrobrio è sempre lì. (Anche perché, aggiungiamo noi, c’era, magari a sprazzi, anche molto prima che Giuseppe Falcomatà fosse sindaco).
Ma il Minicuci-1 non può sorvolare su quella che ritiene «l’insussistenza dell’Amministrazione» in carica e sulle ricadute sulla qualità della vita «da quarto mondo» che riserva ai cittadini. «Mi chiedo – aggiunge l’esponente del Carroccio – con quale faccia il sindaco Falcomatà e la sua giunta possano andare in giro, imperterriti, a proseguire nella recita di false promesse e bugie».

La “verità” dell’ex candidato sindaco è che Falcomatà meglio farebbe a «chiedere scusa», anziché «continuare nella caccia al nemico invisibile. Regione Calabria, Anas, ‘reggini lordazzi’, Governo che non invia l’Esercito e in ultimo in ordine temporale Avr che non rispetta gli impegni assunti».
Esiste, in ogni caso, anche un il Minicuci-2. Quello cioè che torna a offrire la propria «disponibilità al sindaco Falcomatà per quanto riguarda i temi più importanti, che maggiormente vedono in difficoltà l’amministrazione comunale e di conseguenza gli incolpevoli cittadini». Come del resto dichiarato già “a caldo”, dopo aver incassato la sconfitta al ballottaggio. Prototipo di questi temi “roventi”: l’emergenza-rifiuti, appunto.
Se il primo cittadino accetterà l’expertise, scendendo «dal piedistallo» per usare le parole dell’oppositore, Minicuci potrà «illustrare al primo cittadino i dettagli e le specifiche che come coalizione di centrodestra avevamo individuato». Si potrebbe insomma andare a una soluzione tempestiva e condivisa, asserisce il capo dell’opposizione a Palazzo San Giorgio. Sempre che Falcomatà riconosca le pretese inadeguatezze e si rivolga «con umiltà» a chi, afferma Nino Minicuci, «potrà offrire un sostegno utile a risolvere uno dei tanti drammi che Reggio Calabria purtroppo vive».

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