Roccalumera. Piano Aro, via libera del Consiglio ma la minoranza si astiene: "Troppe criticità"

Roccalumera. Piano Aro, via libera del Consiglio ma la minoranza si astiene: “Troppe criticità”

Carmelo Caspanello

Roccalumera. Piano Aro, via libera del Consiglio ma la minoranza si astiene: “Troppe criticità”

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martedì 29 Marzo 2016 - 22:49

E’ l’ultimo atto verso l'ok della Regione alla gara per l’espletamento di un appalto da 6 milioni e mezzo di euro che chiude l’era Ato

Al termine di un dibattito acceso anche Roccalumera, dopo Furci (l’altro Comune consorziato) ha approvato in aula il Piano di intervento per lo spazzamento, la raccolta e il trasporto dei solidi urbani. E’ l’ultimo atto verso il via libera della Regione alla gara per l’espletamento di un appalto da 6 milioni e mezzo di euro che chiude l’era Ato ed apre quella dell’Aro. Per l’esattezza si tratta di 5 milioni e 927mila e 650 euro più Iva al 10%, dei quali 5 milioni 749mila e 820 a base di gara oltre oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso (177mila e 829 euro), per una durata complessiva di sette anni. Non sono mancati gli scontri tra maggioranza e minoranza, che alla fine si è astenuta, e si è reso necessario anche sospendere la seduta per qualche minuto. In apertura dei lavori il vicesindaco e assessore all’Igiene, Biagio Gugliotta, ha riferito al Consiglio che l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità ha stabilito che il Piano di intervento deve essere esitato dal civico consesso, non essendo sufficiente la sola adozione della Giunta. Si tratta di un atto propedeutico alla celebrazione della gara d’appalto che si terrà presso l’Urega di Messina. Il consigliere di minoranza Giusppe Melita fa notare che la direttiva dell’assessorato citata dal vice sindaco risale al maggio 2015.

“Come mai – ha chiesto agli amministratori – si è aspettato tutto questo tempo per portare l’argomento in Consiglio?”. Gugliotta ha chiarito che “l’Urega in un primo momento aveva rassicurato l’Ente che non era necessario il passaggio in aula. Solo successivamente ci si è resi conto che invece quel passaggio era indispensabile”. Melita non si dice convinto e ribadisce che “dalla direttiva dell’assessorato si evince chiaramente che l’organo competente per l’approvazione del Piano è il Consiglio e quindi non si comprendono queste giustificazioni”. Per la cronaca anche a Furci la delibera è stata adottata dall’assemblea solo nei giorni scorsi. L’attenzione è stata poi puntata sul Centro comunale di raccolta. “Troppo vicino all’area artigianale” chiosa Melita, il quale evidenziando che ciò può essere causa di disagi ha chiesto se fosse possibile trovare un sito più idoneo”. Il vicesindaco Gugliotta ha replicato che in questa fase non è possibile ma successivamente sarà possibile individuare un’area più idonea”. Ad avviso di Melita questa sarebbe una delle criticità esistenti nel Piano. Altre riguarderebbero il servizio. “Se l’elaborato fosse passato dall’aula per tempo – conclude il consigliere di minoranza – si sarebbe potuto intervenire e correggerle”.

Carmelo Caspanello

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