"E' indispensabile rivisitare piani urbanistici ormai anacronistici e prestare attenzione alle fonti di finanziamento. Si è persa l'occasione con il Masterplan"
Credo che il tema del risanamento delle aree degradate di Messina, debba tornare con forza a far parte dell'agenda politica della città a tutti i livelli di responsabilità, comunale e regionale. Lo stato di estremo degrado in cui continuano a versare le aree più significative del cosiddetto risanamento non è più tollerabile.
Pensare che ancora oggi possano essere abitate da persone case come quelle della baraccopoli di Fondo Fucile piuttosto che quelle di Via Taormina o di Giostra a Fondo Basile, piuttosto che in via Cuore di Gesù, senza che si facciano significativi e reali passi in avanti è indegno di un paese civile.
E' necessario e non più procrastinabile, oltre che rivedere anche sotto il profilo urbanistico le previsioni degli ormai anacronistici Piani di Risanamento, tenendo conto di ciò che è stato realizzato e prevedendo quanto adesso necessario, fare il punto sui finanziamenti residui ad oggi, per capire quali cantieri si devono completare, quelli che si devono avviare per non rischiare di perdere definitivamente le risorse assegnate e programmare come intervenire per il futuro.
Ha fatto bene l'amministrazione con la partecipazione al Bando per la Riqualificazione delle periferie con un progetto significativo ed innovativo, ma occorre fare molto di più e, ad oggi, a mio avviso si è persa l'occasione per rilanciare l'argomento nell'occasione del Masterplan.
Con il Masterplan occorreva lanciare con forza ai governi nazionale e regionale l'esigenza di una assegnazione straordinaria di risorse a Messina proprio per il risanamento.
Nessuna risorsa è stata destinata dalla Regione con il Masterplan sul Risanamento di Messina, nonostante questo sia oggetto di una specifica legge regionale (lo LR 10/90) nè, tanto meno, nessuna risorsa è stata inserita nel Patto per Messina.
Il riavvio delle procedure del parco urbano può rappresentare un’ apripista per una nuova stagione. E’ indispensabile la rivisitazione dei piani urbanistici ormai anacronistici e una rinnovata attenzione ai fondi necessari
Giuseppe Laface, vicesindaco di Rometta
