Servizi sociali ancora al palo, si lavora per sbloccare la situazione

Servizi sociali ancora al palo, si lavora per sbloccare la situazione

Francesca Stornante

Servizi sociali ancora al palo, si lavora per sbloccare la situazione

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lunedì 22 Aprile 2013 - 10:45

E' questione di ore per riattivare il servizio di assistenza anziani, ma 19 lavoratori restano di restare fuori dall'appalto. Entro la fine della settimana dovrebbero esserci le trattative per i Cag. Intanto domani sarà trascorso un mese dalla sospensione dei servizi.

I giorni passano, la situazione non si sblocca. E' trascorso un mese esatto dall'inizio di quella che è stata una vera odissea e che ancora non ha trovato una soluzione definitiva. Era la mattina del 22 marzo quando alle cooperative che gestivano alcuni dei servizi sociali per conto del Comune arrivò una comunicazione di poche righe con cui il Commissario Straordinario Croce annunciava la sospensione delle attività. Scoppiò il caos. Doveva essere solo uno stop temporaneo, ad oggi ancora i servizi di assistenza domiciliare anziani, disabili e i centri di aggregazione giovanile sono ancora fermi. Centinaia di lavoratori hanno vissuto momenti di grande apprensione, migliaia di utenti da un mese sono senza quegli assistenti che significano aiuto, supporto, assistenza. Proviamo dunque a fare il punto della situazione in mezzo a questo caos. Per il servizio di assistenza domiciliare anziani ormai dovrebbe essere davvero questione di ore. IL Dipartimento Servizi Sociali diretto da Salvatore De Francesco ha già recapitato alla Cooperativa Europa la lettera di avvio del servizio quindi adesso dipende solo da quando la coop riuscirà a chiudere il passaggio di assunzione dei lavoratori che stanno transitando dalle coop uscenti Faro 85, Nuova Presenza e Azione Sociale. Come era prevedibile è saltato fuori un problema legato al numeo del personale impiegato nel servizio.Secondo il capitolato che prevede un contratto a38 ore settimanali, che le nuove coop devono assolutamente rispettare, rischiano di restare fuori 19 lavoratori, alcuni dei quali perchè ritenuti non in possesso dei titoli professionali sufficienti. L'unica soluzione per far rientrare tutti potrebbe essere la rinuncia volontaria di ogni singolo lavoratore ad abbasare il proprio monte ore portandolo ad esempio a 36 ore come si faceva nei vecchi appalti. Una sorta di azione di solidarietà nei confronti dei colleghi che resterebbero senza lavoro. Una soluzione che però anche la cooperativa deve valutare con attenzione, soprattutto in base ai costi. Fondamentale sarà non cadere negli stessi errori del vecchio sistema in cui evidentemente si sono create non poche anomalie che adesso stanno complicando questa fase di passaggio in cui rischiano di pagare solo alcuni lavoratori. Per quanto riguarda invece il servizio di assitenza disabili il percorso è ancora più in salita. La rinuncia della coop Delfino ha ritardato tutti i vari passaggi, in questi giorni i sindacati dovranno incontrare la coop Alba per approntare lo stesso tipo di dialogo. Restano ancora in stand by i Cag. Stamattina i lavoratori dei centri di aggregazione giovanile si sono dati appuntamento a Palazzo Satellite per fare pressing sul Dirigente De Francesco. Da parte sua il Dirigente ha spiegato che i bandi modificati, dopo il ritiro in autotutela, sono pronti per essere pubblicati. Anche in questo caso l'affidamento si svolgerà attraverso una trattativa privata che si conta a questo punto di poter espletare entro la fine di questa settimana, al massimo entro i primi giorni della prossima. Sul fronte degli stipendi invece continuano a presidiare la Ragioneria i lavoratori che attendono ancora il pagamento degli stipendi. Da giorni si continua a ripetere che tutto è pronto, il Comune pagherà direttamente gli operatori di Nuova Presenza e Nuove Solidarietà, ma se per quest'ultima manca solo il versamento, per Nuova Presenza pare ci siano problemi legati ad alcuni dati errati trasmessi dalla cooperativa. Il risultato è che al momento soldi non ne sono ancora arrivati.

“Fino a quando si può contenere la rabbia?” chiede Clara Crocè segretaria della Fp Cgil. “Da giorni i lavoratori fanno aspettano con pazienza gli stipendi che non arrivano dal mese di agosto. Nonostante gli sforzi e i sacrifici del personale del Dipartimento servizi sociali e della Ragioneria (quest’ultimi hanno lavorato dalle proprie case nelle giornate sabato e domenica) per pagare gli stipendi ai lavoratori, arriva sempre il mattone in testa ai lavoratori. Ancora una volta ostacoli, impedimenti ed errori.Abbiamo richiesto al Ragioniere Generale di liquidare immediatamente i lavoratori della coop. Nuove Solidarietà –dichiara Clara Crocè– considerato che i loro provvedimenti sono in regola. Nella speranza che entro breve termine si possa correggere la situazione dei lavoratori della Nuova presenza. In pagamento anche le fatture per le altre cooperative . Auspichiamo che il pagamento possa essere completato in settimana. Perché altrimenti, asciugate le lacrime, rimane la rabbia”. Insomma, la saga continua.

(Francesca Stornante)

5 commenti

  1. Non è ammessa per diritto la rinuncia al diritto al monte ore del contratto collettivo….se lo fai un qualsiasi lavoratore prima svolge le 36 ore e poi si rivolge al giudice del lavoro che accoglie la richiesta. O cambia la legge o quei lavoratori possono già sperare in altro…i sindacati lo sanno bene..dura lex

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  2. Ma Francesca scusa, cosa significa problemi legati ai conti correnti….non si può capire qualcosa di più preciso? Ognuno dei lavoratori ha un conto corrente dove versare gli stipendi…allora qual’è il problema?

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  3. il tempo continua a passare… e continuerà a farlo. è l’unica cosa che non si ferma mai.

    trovo desolante il modo che le testate giornalistiche locali hanno di affrontare le questioni. si passa di deadline in deadline e nessuno traccia la “storia” nefasta di questi ultimi mesi.

    è inutile continuare a scrivere “ci siamo quasi”, “soluzioni in arrivo”, “buone notizie” e altre amenità del genere.

    negli anni si sono susseguiti errori incredibili a cui tutti (sindacati compresi!) hanno contribuito. oggi i nodi vengono al pettine.

    non ci sono soldi. si dovrà licenziare (o “non rinnovare”) e provare a salvaguardare un minimo di servizi essenziali.

    sarebbe davvero il caso che si prendesse piena coscienza della cosa e che i mezzi di informazione smettessero di illudere persone che giocoforza a breve dovranno partire.

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  4. problemi legati ai conti correnti sono “chiacchiere” come quando alle poste o in altri uffici pubblici scrivono “problemi informatici”.

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  5. questo articolo nn l’avevo letto…Clara mi sa che qui la saga si sta facendo lungaaaaaaaaaaaaa!!!

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