Il presidente della Provincia: «Preludio alla soluzione dei problemi del Paese e della Sicilia», e su palazzo dei Leoni: «Subito svolta significativa al rapporto Pdl-Udc». Lombardo più cauto, vede una provocazione per un rafforzamento dell’asse con il Pd: «Pronti a rilanciare l’alleanza riformista»

Ripercussioni immediate anche sul territorio messinese dopo l’ufficializzazione della rottura tra l’Udc e il governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo. A prendere la parola è stato infatti, nella tarda serata di ieri, il capo dell’esecutivo provinciale, Nanni Ricevuto. Il suo esecutivo nell’ultimo anno e mezzo ha vissuto tra gli alti e bassi di una “guerra di nervi” politica affrontata con gli alleati centristi. La spaccatura sul fronte terzo polo, evidentemente, consegna però nuove rassicurazioni al presidente di palazzo dei Leoni, che spera in una ricucitura definitiva dei rapporti tra il PdL e Udc, con il consolidamento del patto elettorale del 2008 e un rilancio di quell’attività amministrativa che in diverse occasioni è stata frenata proprio dai dissidi interni alla maggioranza.

«Quanto accaduto è un fatto di straordinaria importanza – afferma Ricevuto -. Iniziano a cadere gli ultimi steccati che hanno tenuto separate due forze politiche che, per loro natura, formazione culturale, tradizione, ispirazione in termini di valori e principi, sono ‘obbligate’ a stare insieme. Come conferma la collocazione di entrambe all’interno del Partito popolare europeo». Il presidente della Provincia di Messina si è poi dichiarato fermamente convinto che l’uscita dall’esecutivo Lombardo da parte dell’Udc possa essere «il preludio alla soluzione dei problemi del Paese e della Sicilia».

«Il mio auspicio – aggiunge Ricevuto – è che la decisione dell’Udc possa restituire slancio alle iniziative dei Popolari in Italia, permettendo contestualmente alla Regione Sicilia di avviare un nuovo percorso teso a conferirle il ruolo di primo piano che le spetta nel contesto euro mediterraneo». Per quanto riguarda la Provincia di Messina, infine, il presidente assicura che «rimarcheremo il nostro riconoscimento e apprezzamento nei confronti dell’Udc alla luce di quanto sta accadendo, imprimendo da subito una svolta ancora più significativa al rapporto Pdl-Udc, affinché questo ultimo anno e mezzo di legislatura che abbiamo davanti possa coincidere con il raggiungimento di traguardi ancora più importanti per l’intero territorio della provincia messinese». Dopo mesi di battibecchi e votazioni a sorpresa, fughe in avanti e passi indietro, annunciati divorzi e mediazioni risolutrici, l’idillio, sulla base delle parole di Ricevuto, sembra ad un passo dal risbocciare così come fu ad inizio mandato. Nei fatti sarà realmente così?

Lombardo non sembra essere di questo avviso: «Se l’obiettivo del gesto dell’Udc è il rilancio del governo sulla base dell’alleanza con il Pd, che ad oggi ha consentito di realizzare riforme rivoluzionarie per la Sicilia, ribadisco che da parte mia c’è volontà piena di costruire questa fase nuova dell’azione del governo fondata su un patto programmatico chiaro e su una alleanza capace di procedere senza incertezze verso le elezioni amministrative prossime e le elezioni politiche e regionali dell’anno successivo». Il quadro, sembra ancora potere cambiare ed evolversi in svariate direzioni.