Riprende la raccolta firme per presentare la lista Volt alle europee

Riprende la raccolta firme per presentare la lista Volt alle europee

Redazione

Riprende la raccolta firme per presentare la lista Volt alle europee

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sabato 06 Aprile 2019 - 07:00

Volt è un movimento progressista e paneuropeo, formato soprattutto da giovani, con sedi in tutta Europa e in rapida espansione

MESSINA. Anche a Messina sarà possibile sostenere la candidatura di Volt per le prossime elezioni europee.

Oggi,  dalle ore 9:30 alle 19:00, sarà allestito il banchetto dei volontari del team di Volt Messina nella centralissima Piazza Cairoli (angolo Via Nicola Fabrizi). La raccolta firme segue la visita della candidata Federica Pesce avvenuta nella nostra città nei giorni scorsi, durante la quale- spiegano gli organizzatori – l’attivista è rimasta incantata dalla bellezza di Messina ed ha apprezzato particolarmente il coraggio e l’intraprendenza di alcuni imprenditori che hanno voluto credere e investire sul proprio territorio.

Volt è un movimento progressista e paneuropeo, formato soprattutto da giovani, con sedi in tutta Europa e in rapida espansione

A rilanciare la visione paneuropea di Volt ci sarà la presidente di Volt Italia, Federica Vinci, presente al convegno “L’Europa: presente e futuro dell’Unione tra criticità e potenzialità” che si terrà Martedì 9 Aprile alle ore 9:00 presso l’Aula Cannizzaro del Rettorato dell’Università di Messina. A margine del convegno sarà possibile a tutti sottoscrivere la lista di Volt Italia.

L’attuale legge richiede la sottoscrizione di 30.000 elettori della propria regione per poter presentare la lista alle elezioni. Per questo, il team messinese, chiede il sostegno dei propri cittadini e per il raggiungimento del numero di firme necessario alla presenza del movimento alle prossime elezioni europee del 26 Maggio.

Altre informazioni su https://www.voltitalia.org/

Un commento

  1. L’ennesima lista “Europeista” che si candida a non cambiare nulla nell’architettura antidemocratica dell’Unione Europea. Il dramma è proprio che si tratta di giovani, perlopiù disinformati su cosa è veramente l’U.E. e quali sono le conseguenze dei Trattati sulla nostra Costituzione sulla nostra Economia.
    L”Art. 127 del TFUE (consolidato del 2012) recita che il Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC, che fanno capo alla Banca Centrale Europea) ha come obiettivo la “Stabilità dei prezzi” (cioè mantenere bassa l’inflazione, possibilmente più bassa degli interessi sui vari titoli di stato dei paesi dell’eurozona >>> questo per agevolare la speculazione finanziaria). Fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi allora l’U.E. si impegna (ma non così tanto) a perseguire gli obiettivi dell’Art.3 del TFUE
    E cosa dice l’art.3 del TFUE? L’U.E. promuove la pace, i suoi valori e il benessere dei popoli.
    Quindi per l’U.E. prima viene la stabilità dei prezzi (come da Statuto BCE) e poi la pace e il benessere dei popoli.
    Inoltre nell’art. 3 ci sono delle pillole avvelenate. L’U.E instaura un mercato interno … basato su un’economia sociale fortemente competitiva. Ora come ben capite un’economia non può essere sociale, se fortemente competitiva. La competizione porta allo scontro, qualcuno vince su qualcun altro e cerca di farlo con tutti i mezzi possibili.
    Inoltre si sostiene di “sviluppare sentimenti di solidarietà”, ma la “forte competizione” non sviluppa sentimenti di solidarietà, ma il contrario e lo vediamo tutti i giorni. Il dogma liberista di “vincere sulle esportazioni” sia nel mercato interno che all’estero, porta alla svalutazione forzata dei diritti del lavoro e dei salari, poichè non è più possibile per gli stati svalutare la moneta. Chi vince e chi perde in tutto questo?
    Vincono gli speculatori, le multinazionali e le grandi aziende industriali. Perdono gli Stati, le loro costituzioni, perdono i lavoratori e tutte le fasce sociali più deboli delle popolazioni Europee che perdono, con il ricatto dei mercati, in questa competizione.

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