Finanziati 88 milioni per gli impianti di depurazione della Provincia di Messina

La Corte dei Conti il 3 luglio ha registrato ed approvato la delibera CIPE n. 60 del 30 aprile 2012 con cui sono stati assegnate risorse ad interventi di rilevanza strategica regionale nei settori ambientali della depurazione delle acque.
Alla Sicilia complessivamente sono state assegnati 1 miliardo e 161 milioni di euro per 96 interventi.
11 gli interventi finanziati in provincia di Messina per un totale di 88 milioni 740mila euro, il più cospicuo dei quali nel capoluogo per la costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Tono, per 40 milioni di euro. Un intervento riguarda la zona jonica, l’adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio dei comuni di Roccalumera, Furci e Pagliara per un importo di 2 milioni e 900mila euro. Gli altri interventi riguardano la zona tirrenica:
– 23 milioni e 600mila euro per il potenziamento e l’adeguamento al d.l. 152/1999 dell’impianto di depurazione di Giammoro, con riuso acque reflue e fanghi;
– 8 milioni per il secondo lotto della ristrutturazione e adeguamento dell’impianto di depurazione di contrada Fossazzo di Milazzo;
– 3 milioni per il collettore di adduzione all’impianto di depurazione dell’Asi di Giammoro;
– 2 milioni e 900mila euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Gioiosa Marea – Piraino;
– 2 milioni e 586mila euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio dei comuni di Sant’Agata Militello e Acquedolci;
– 2 milioni e 70mila per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Patti;
– 1 milione e 420mila euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Furnari;
– 1 milione e 350mila euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Capo d’Orlando;
– 900mila euro per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di San Giorgio di Gioiosa Marea.
Gli interventi saranno attuati mediante Accordi di programma quadro (APQ) “rafforzati” nell’ambito dei quali saranno, fra l’altro, individuati i soggetti attuatori, gli indicatori di risultato e di realizzazione, i cronoprogrammi di attuazione e appaltabilità, i sistemi di verifica delle condizioni di sostenibilità finanziaria e gestionale, i meccanismi sanzionatori a carico dei soggetti inadempienti, nonché appropriati sistemi di gestione e controllo, anche con riferimento all’ammissibilità e congruità delle spese e alla qualità e completezza delle elaborazioni progettuali, nel rispetto di tutte le norme comunitarie, nazionali e regionali.
Coerentemente con gli obiettivi di urgenza e di accelerazione della spesa, le risorse assegnate con la delibera non impegnate entro il termine del 30 giugno 2013, attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte delle Amministrazioni destinatarie, saranno revocate, su proposta del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica. Entro il mese di luglio la delibera del CIPE sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica.