La Cisl: Sì al trasferimento dell'Ispettorato del lavoro alla galleria Inps

La Cisl: Sì al trasferimento dell’Ispettorato del lavoro alla galleria Inps

La Cisl: Sì al trasferimento dell’Ispettorato del lavoro alla galleria Inps

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giovedì 01 Giugno 2017 - 09:12

Il segretario generale Tonino Genovese considera necessario il trasferimento dell'Ispettorato provinciale del lavoro negli uffici Inps di via Argentieri

– Locali con evidenti criticità, dal distacco di intonaci alla formazione di muffe in diversi ambienti, compresi i vani scale. Ma anche infiltrazioni d’acqua che hanno causato il rigonfiamento dei pavimenti. Sono le condizioni di gravi disagio con cui devono convivere i lavoratori e l’utenza dell’Ispettorato del Lavoro e che la Cisl torna a denunciare dopo diversi mesi la necessità di trovare locali idonei al trasferimento.

«Ci sono in città locali sfitti che sono di proprietà delle Pubbliche Amministrazioni e che rimangono vuoti mentre altri Enti sempre pubblici pagano migliaia di euro l’anno per stabili non in condizioni accettabili», è la denuncia del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese che ricorda come «l’Ispettorato del Lavoro da tempo chiede il trasferimento nei locali che l’Inps di Messina ha in via Argentieri e che sono rimasti vuoti dopo l’accorpamento con l’Inpdap e la riorganizzazione degli uffici. Del resto anche il direttore provinciale dell’Inps ha evidenziato come la destinazione dell’immobile all’Ispettorato Territoriale del Lavoro potrebbe costituire un’allocazione idonea nell’ottica dell’integrazione dei servizi ispettivi».

Ma quello che Genovese sottolinea è il fenomeno dei «fitti passivi di molti enti pubblici che hanno locali vuoti che non producono reddito, mentre altre istituzioni, come la Direzione Territoriale del Lavoro, pagano canoni di locazione elevati con aggravio di costi per le casse pubbliche sempre più ingiustificato».

Il segretario generale della Cisl porta un esempio su tutti. «Quello del secondo Palazzo di Giustizia – ricorda – se ne parla da anni ma ancora non si è arrivati a una soluzione definitiva, anzi il rischio è quello di perdere persino i finanziamenti previsti. Intanto si continuano a pagare affitti per diversi uffici dislocati in tante parti della città».

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