Terremoto nello Stretto, ordinaria amministrazione per l'area più sismica d'Italia ?

Terremoto nello Stretto, ordinaria amministrazione per l’area più sismica d’Italia ?

Daniele Ingemi

Terremoto nello Stretto, ordinaria amministrazione per l’area più sismica d’Italia ?

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lunedì 23 Dicembre 2013 - 15:34

La scossa di terremoto che nella mattinata odierna ha colpito la città si è localizzato in un punto già noto per precedenti eventi sismici di una certa intensità. Cosa bisogna aspettarci nei prossimi giorni ?

Un Antivigilia di Natale piuttosto movimentata stamane in riva allo Stretto di Messina. La terra, dopo un lungo periodo di pausa, è tornata a tremare in modo abbastanza brusco, svegliando di soprassalto decine di migliaia di messinesi e reggini. La scossa, di magnitudo 4.0 Richter (quindi di moderata energia), si è localizzata ad una profondità di circa 7.3 km nello specchio di mare antistante la penisola di San Raineri e il porto di Messina. La bassa profondità giustifica l’ampio risentimento fra Messina e Reggio, dove i terreni alluvionali (caratterizzati da sabbia, ghiaie e limi) hanno contribuito ad “amplificare” la potenza delle onde sismiche, che hanno scosso per bene gli edifici, fin dalle fondamenta. Come ben sappiamo lo Stretto è una delle aree a maggiore sismicità d’Italia, non tanto per la ricorrenza dei terremoti distruttivi, che per nostra fortuna hanno dei tempi di ritorno piuttosto lunghi rispetto ad altre zone del Mediterraneo, quanto per la frequenza degli eventi di moderata intensità (magnitudo 3.5 – 4.5 Richter) e degli sciami sismici ad essi connessi a rendere lo stretto la zona più sismica del paese. Gli eventi sismici distruttivi hanno periodi di ritorno molto lunghi, in genere compresi in “range” medio di ritorno fra i 500 e 1000 anni, parecchio lunghi. Basti pensare che fra il grande terremoto del 394 D.C., considerato dai sismologi il terremoto gemello di quello del 1908 (escludendo la crisi sismica del 1783 che ha riguardato le faglie della Calabria meridionale), sono trascorsi circa 1514 anni. Un periodo molto lunghe che mette in evidenza come per i grandi terremoti storici occorrono parecchi secoli di ricarica prima della loro attivazione. Ma i terremoti di moderata-forte intensità, come quello della notte scorsa, hanno una frequenza molto elevata, e spesso si ripresentano ad intervalli più o meno regolari, ogni 20-30 anni. L’area dove si è verificato il sisma della notte scorsa è già nota per essere stata la sede di due importanti terremoti che in passato hanno danneggiato, ma non distrutto, una parte della città di Messina, rispettivamente nell’853 e nel 1499. La scossa di questa mattina rappresenta la normale prosecuzione dell’attività sismica che da secoli e millenni modella l’area dello Stretto di Messina. Come tutte le sequenze sismiche che investono lo Stretto anche questa verrà da varie repliche, inferiori alla scossa principale tendenti gradualmente a scemare nel corso dei prossimi giorni.

4 commenti

  1. MessineseAttento 23 Dicembre 2013 15:58

    Bell’articolo, tecnico ed esaustivo. A differenza di altri che sembrano più un compitino in classe di primo geometra.

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  2. grazie lo sapevo, quindi una volta percepita la scossa ho calcolato che ancora non era l’anno buono, mi sono girato e riaddormentato

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  3. Quindi potremmo stare tranquilli? Visto che in genere passano 500 anni tra eventi distruttivi? Perché dovremmo escludere l’evento del 1783?
    Un terremoto come quello di oggi (che io però non ho avvertito) altrove avrebbe provocato distruzione, ma che effetto avrebbe una scossa forte dopo che si scoperto che molta speculazione edilizia ha usato cemento depotenziato?
    Non ci interessa sapere che se accade o meno, vorremmo sapere che se accadesse i danni sarebbero limitati.

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  4. CastorinaCarmelo 24 Dicembre 2013 15:10

    Non so a quale commento Ti riferisci se fosse quello che ho scritto io ieri(CARMELO CASTORINA solo per darti il riferimento): Ti comunico che è stato rimosso non capisco il perchè, forse a causa del fatto che ho detto che il “RE'” era nudo……….

    BUON NATALE A TE E FAMIGLIA.

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