Antonio Garufi ha replicato alla lettera aperta contro la rimozione dell'albero, scritta dalla sorella: "La mia responsabilità come amministratore sopra ogni affetto"
ROCCALUMERA – Il vice sindaco di Roccalumera, Antonio Garufi, è intervenuto con una nota per spiegare le motivazioni che hanno portato all’abbattimento di un albero sul lungomare della cittadina jonica. Un provvedimento che era stato aspramente contestato da una cittadina con una lettera aperta. Particolare non secondario, la cittadina in questione è Chiara Garufi, sorella del vice sindaco. Ecco la replica.
La risposta del vice sindaco Garufi
“Ho letto con attenzione la “Lettera Aperta” riguardante l’abbattimento dell’esemplare di Erythrina caffra sul lungomare. Riconosco che l’autrice, Chiara Garufi, è mia sorella. Questo dettaglio, che investe la mia sfera personale, rende la situazione eccezionalmente delicata, ma al tempo stesso mi impone di essere ancora più chiaro e fermo nel ribadire i principi che guidano la mia azione politica.
Comprendo il sentimento di amarezza per la perdita di un elemento naturale apprezzato. Tuttavia, in qualità di Vice Sindaco, il mio dovere primario non è quello di assecondare l’emozione, ma di garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini di Roccalumera”.
“Albero potenzialmente pericoloso”
“La decisione di abbattere l’albero – aggiunge Antonio Garufi – non è stata una scelta dell’Amministrazione fatta con leggerezza, ma una misura cautelare necessaria e obbligata, che io ho avallato con piena cognizione di causa e responsabilità. La scelta è stata motivata da una relazione agronomica che, sebbene l’albero apparisse sano, ne attestava una “potenziale pericolosità futura”.
Qui interviene il mio ruolo e la mia storia di uomo delle Istituzioni: come amministratore, non posso permettermi il lusso di ignorare un rischio potenziale che potrebbe tramutarsi in tragedia. Attendere l’evento dannoso per agire sarebbe imperdonabile. Il mio avallo all’ordine di abbattimento è l’assunzione di responsabilità che un amministratore deve avere quando è in gioco la vita umana”.
“Per me – prosegue il vice sindaco – l’interesse pubblico è un principio sacro che trascende e neutralizza ogni legame personale. La mia intera vita, prima ancora di ricoprire cariche pubbliche, è stata un esempio di rigorosa separazione tra l’interesse della comunità e quello personale o familiare. In questa circostanza, dove il sentimento espresso da mia sorella si scontra con il mio dovere istituzionale, io scelgo sempre e comunque il bene pubblico. Non c’è parentela o affetto che possa farmi deviare dall’obbligo di tutelare l’incolumità dei miei concittadini”.
Le critiche sui problemi del paese
“Per quanto riguarda le critiche sulla risoluzione dei problemi del paese (strade, marciapiedi, aiuole) – spiega il vice sindaco di Roccalumera, Antonio Garufi – è doveroso precisare che la programmazione di questi interventi strutturali è significativamente rallentata dalle difficoltà economiche e dalla ristrettezza delle risorse che il Comune sta attraversando. È però evidente che l’efficienza mostrata in una questione di sicurezza non è un’eccezione, ma l’applicazione della priorità assoluta che l’incolumità deve avere, anche in un contesto di ristrettezze finanziarie.
In conclusione, l’eliminazione di quell’albero è la dimostrazione pratica che, nel mio esercizio di amministratore, il rispetto per la sicurezza collettiva prescinde ogni altro sentimento, inclusi quelli espressi dai familiari più stretti. La mia persona non può e non deve essere confusa con l’interesse privato; io sono al servizio di tutti”

Si dimentica sempre che le piante come gli animali, esistono per l’uomo, in funzione dell’uomo e a vantaggio dell’uomo. Per cui se una pianta o un animale, mette in pericolo la vita o la salute, o il benessere dell’uomo, si abbatte. È giusto così, è corretto così. Ovviamente, se questo pericolo non c’è, va salvaguardata la pianta come l’animale. È meglio abbattere un pino, ad esempio, al fine di evitare che una pigna piena cada in testa a qualcuno spaccandogliela. Cose che accadono. Ma sono incidenti che devono essere prevenuti.