E' successo poco prima delle 12.30. Il rimorchio è stato rimosso soltanto nel pomeriggio ed attualmente si registrano 3 km di coda, poiché si continua a procedere solo nella corsia di sorpasso.
Se la caverà miracolosamente solo con qualche ferita l’uomo di 52 anni che, nella tarda mattinata di oggi, stava percorrendo l’autostrada A18 Catania-Messina con il suo autotreno quando ha iniziato a perdere il controllo del mezzo sfondando il guard-rail e finendo nel terrapieno sottostante.
Un incidente autonomo che, per le modalità, avrebbe potuto causare danni ben peggiori. Ad innescare tutto, poco prima che scoccassero le 12.30, è stato lo scoppio di uno degli pneumatici della motrice. Il conducente, che viaggiava lungo la corsia di destra in direzione Messina, nulla ha potuto per fermare in tempo il mezzo che si è “spaccato” in due. La motrice, infatti, è volata giù nel terrapieno sottostante, mentre il rimorchio è rimasto sull’autostrada, poco dopo lo svincolo di Roccalumera.
Gli interventi della Polizia Stradale della sezione di Giardini Naxos sono stati immediati, così come l’arrivo dell’ambulanza del 118. L’uomo è stato soccorso e trasportato al Policlinico, ma le sue condizioni non sono apparse gravi.
Più seria, invece, la situazione della viabilità. Il rimorchio è stato rimosso soltanto nel pomeriggio ed attualmente si registrano 3 km di coda, poiché si continua a procedere solo nella corsia di sorpasso.
Altri 2 km di fila, infine, si registrano prima del successivo casello, ossia quello di Tremestieri, in occasione del concertone di Vasco Rossi al San Filippo. (Veronica Crocitti)
Essendo tra i fortunati della fila del pomeriggio (un’ora circa per percorrere tre chilometri), mi chiedo se, con un minimo di sforzo organizzativo e di attenzione all’utenza maggiori di quelli dimostrati, non fosse stato possibile predisporre subito uno scambio di corsie e rendere temporaneamente a doppio senso la carreggiata lato monte: cosa che avrebbe consentito più rapide operazioni di soccorso e non avrebbe costretto centinaia di cittadini ad una fila estenuante (si sarebbe verificato solo qualche rallentamento).
Essendo tra i fortunati della fila del pomeriggio (un’ora circa per percorrere tre chilometri), mi chiedo se, con un minimo di sforzo organizzativo e di attenzione all’utenza maggiori di quelli dimostrati, non fosse stato possibile predisporre subito uno scambio di corsie e rendere temporaneamente a doppio senso la carreggiata lato monte: cosa che avrebbe consentito più rapide operazioni di soccorso e non avrebbe costretto centinaia di cittadini ad una fila estenuante (si sarebbe verificato solo qualche rallentamento).