S. Alessio. Otto borghi, un territorio: la "visione" di Carmelo Duro

S. Alessio. Otto borghi, un territorio: la “visione” di Carmelo Duro

Gianluca Santisi

S. Alessio. Otto borghi, un territorio: la “visione” di Carmelo Duro

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mercoledì 29 Luglio 2020 - 18:53

Il giornalista e scrittore di S. Alessio mercoledì avrebbe compiuto 80 anni. Archeoclub, Comune e altre associazioni hanno deciso di ricordarlo con una serata

S. ALESSIO – Se un infarto non l’avesse fermato sei anni fa, venerdì 31 luglio Carmelo Duro avrebbe festeggiato il suo 80° compleanno. Archeoclub ha scelto di festeggiare comunque questo anniversario, con il Comune di S. Alessio e altre associazioni che hanno beneficiato della vitalità e degli studi di Carmelo Duro. “Otto borghi, un territorio: la visione di Carmelo Duro” sarà infatti il titolo dell’incontro realizzato venerdì alle 21 a Villa Genovesi in collaborazione da Archeoclub Area Ionica Messina, Comune di S. Alessio Siculo, Unione dei Comuni, Osservatorio dei Beni Culturali, Unitrè e associazione Valle d’Agrò-Carmelo Duro.

Si comincerà con un profilo biografico tracciato dalla figlia, Mimma Duro e i saluti istituzionali, dopo di che una serie di interventi sintetizzerà il pensiero comprensoriale di Duro emerso durante tutte la sue tante attività. Anzitutto quella di giornalista, scrivendo della Valle per decenni sulle colonne della Gazzetta del Sud. E poi come scrittore, il primo a realizzare una sorta di “manuale” dal titolo “La Valle d’Agrò” che fu il riuscito tentativo di unire i borghi del comprensorio in un’unica idea di sviluppo. Ma anche l’impegno sociale, attraverso i circoli culturali (Kallipolis) ed i giornali dal forte impegno civile (Il Malessere) che Duro animò proprio da S. Alessio. E l’impegno sindacale, espletato nel corso del suo lavoro di geometra alle dipendenze della Sip (ex Telecom). Infine, l’impegno letterario, sia a sfondo storico (i due tomi sulla storia di S. Alessio Siculo e della sua autonomia comunale ed il libro sull’assassinio nazista di un parroco alessese) che a sfondo narrativo (con “Equazione a un’incognita” e, soprattutto, “Lampare Spente”). Tutti aspetti che emergeranno dai brevi flash di: Pino Chillemi, Santino Albano, Ninuccia Foti, Pippo Biella, Ketty Tamà, Filippo Brianni, Salvatore Mosca, Santino Foti. L’attrice catanese Mara Di Maura intervallerà i contributi recitando pezzi di “Lampare Spente”.

“La serata vuole essere affatto un evento commemorativo – spiega Filippo Brianni, presidente di Archeoclub – ma un momento di riflessione sull’apporto al comprensorio di Carmelo Duro nei tantissimi settori sociali e culturali nei quali ha dato ili suo contributo incidendo sempre in maniera innovativa e forte e partendo proprio dalla sua visione unitaria della Valle d’Agrò”.

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