S. Teresa. Illuminazione votiva nei cimiteri, i dubbi di due consiglieri

S. Teresa. Illuminazione votiva nei cimiteri, i dubbi di due consiglieri

Gianluca Santisi

S. Teresa. Illuminazione votiva nei cimiteri, i dubbi di due consiglieri

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martedì 28 Dicembre 2021 - 17:05

Migliastro e Scarcella hanno presentato una lunga interrogazione sull'appalto del servizio

S. TERESA – Dopo il procedimento concluso all’Autorità nazionale Anticorruzione, che ha rilevato errori nella gara d’appalto del 2019 assegnata ad una ditta di S. Alessio, i consiglieri di minoranza, Giuseppe Migliastro e Antonio Scarcella hanno presentato un’interrogazione al sindaco Danilo Giudice per fare chiarezza sulla gestione del servizio di illuminazione votiva nei cimiteri Centro e Misserio. Nel documento si vuole innanzitutto capire quali siano stati gli incassi del concessionario del servizio negli anni 2019, 2020 e 2021 e l’esatto ammontare del canone versato al Comune, con gli estremi delle fatture emesse dal municipio in riferimento al canone versato.

I due esponenti di opposizione vogliono capire se la ditta abbia versato o meno il 53,5% degli incassi e il motivo per il quale nel verbale di aggiudicazione e nel contratto è indicata quale percentuale da versare quella del 28,5% e non il 53,5% in aumento rispetto alla base di gara fissata in 162mila 160 euro oltre Iva per quattro anni, come ritenuto corretto dall’Anac. Se da due anni a questa parte è stata versata la percentuale più bassa, il Comune potrebbe aver perso degli introiti e guadagnato la metà di quanto gli spettasse realmente.

Nell’interrogazione al sindaco Lo Giudice vengono inoltre chieste spiegazioni sulla gestione dell’impianto di illuminazione e delle luci perpetue e occasionali secondo quanto previsto dal bando, in particolare “il motivo per il quale entro 360 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto non si è provveduto all’occultamento dei cavi elettrici, mediante l’eliminazione delle linee aeree, e il loro posizionamento in apposite tubazioni interrate, in modo da non arrecare pregiudizio all’estetica del luogo e ai manufatti esistenti, nonché all’incolumità degli utenti” e se l’Amministrazione abbia intenzione di diffidare il concessionario a provvedere al rispetto di questo obbligo contrattuale. Inoltre si chiede “se e quando sono stati predisposti e trasmessi dal concessionario gli elaborati tecnici degli impianti esistenti e delle eventuali nuove parti di impianto realizzati, con i dati tecnici e di taratura, le istruzioni per la messa in funzione dei vari impianti, apparecchiature e norme di manutenzione”.

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