Tutto esaurito per la rappresentazione messa in scena dai Sikilia e dalla Corale polifonica “Theotókos”: un intreccio armonioso di musica, recitazione, canto e cinema . Domenica l'ultima replica.
E’ bastata un’opera teatrale ben congegnata e confenzionata, di ottimo livello, a far risorgere il Teatro Val d’Agrò. Ironia della sorte, lo spettacolo andato in scena è Resurrexit. Un’opera ideata dal parroco della chiesa S. Maria di Porto Salvo, don Roberto Romeo, in sinergia con Sergio Micalizzi, responsabile della Corale polifonica “Theotókos”, portata inscena dalla compagnia teatrale “Sikilia” diretta da Cettina Sciacca.
La rappresentazione ha coinvolto complessivamente una cinquantina di artisti, oltre i musicisti (una decina), i tecnici, gli scenografi e i costumisti. Il coro, parte integrante della scenografia, è stato diretto dal maestro Carmelo Garufi. Un intreccio armonioso di musica, recitazione, canto e cinema (la crocifissione è stata registrata a Savoca, nella suggestiva location del Calvario. Ma Resurrexit è soprattutto una fedele proiezione sul palco dei testi sacri. Un lavoro complesso, reso leggero dalla narrazione di Maria, in prima persona, di quanto accade al figlio dell’Uomo. Domenica l’ultima replica. Calato il sipario tra lunghi e scroscianti applausi di quanti hanno gremito il Val d’Agrò, si è riacceso il dibattito sulla voglia e la necessità di un teatro nella cittadina jonica, fiore all’occhiello e punto di riferimento culturale nei lustri scorsi proprio grazie alla nascita di quel teatro che sorge alla periferia sud del paese.
Resurrexit ha riscosso un successo notevole. Tante le autorità alla prima dello spettacolo. Tra gli intervenuti, anche il sindaco di S. Teresa, Cateno De Luca, che al termine della rappresentazione si è detto “sorpreso del livello dello spettacolo. La nostra città – ha aggiunto – merita un luogo deputato a questo genere di manifestazioni. E posso annunciarvi – prosegue il primo cittadino – che abbiamo già pronto il progetto esecutivo per il teatro a Villa Ragno, da realizzare nel grande giardino che si affaccia sul lungomare. Ormai l’iter procedurale è a buon punto”.
Carmelo Caspanello
