Saldi, buona la partenza a Messina. Ma con la pandemia è cambiato anche lo shopping

Saldi, buona la partenza a Messina. Ma con la pandemia è cambiato anche lo shopping

Alessandra Serio

Saldi, buona la partenza a Messina. Ma con la pandemia è cambiato anche lo shopping

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sabato 07 Gennaio 2023 - 07:30

Le vendite natalizie hanno resistito alla crisi e i saldi cominciano bene. Ma dopo il covid cambiano le abitudini d'acquisto, ecco come

MESSINA – Al netto della nuova isola pedonale e le fisiologiche polemiche che si porta dietro (leggi qui il bilancio dei commercianti), il periodo natalizio e i primi giorni di saldi sembrano segnare un bilancio positivo per i commercianti del centro storico messinese, anche se con tante diversificazioni.

“Non c’è paragone rispetto agli anni precedenti, si entra con più fiducia nei negozi” spiegano unanimi gli addetti alle vendite di tutti i negozi. Archiviati finalmente mascherine e restrizioni, se pur parziali, la gente è quindi tornata nei negozi con una migliore predisposizione allo shopping, a girar in cerca di regali per gli altri prima e dell’occasione dopo, in questa prima settimana di saldi.

Senza mascherina si torna nei negozi

“Tanta gente, sì, come non se ne vedeva da diversi anni, è innegabile. Abbiamo lavorato ad orario continuato, riaprendo anche nelle ore centrali del pomeriggio proprio in vista delle feste, mentre nei mesi scorsi avevamo chiuso”, racconta la cassiera di un magazzino commerciale.

“Forse più gente nel periodo pre festivo che in questi primi giorni di saldi”, spiega l’addetta alle vendite di un negozio di accessori: “Forse con il caro bollette si rinuncia all’acquisto per sé, quello tradizionalmente riservato a saldi, ma non si può risparmiare più di tanto sui regali per gli altri, in particolare per i bambini”.

Ma la crisi?

Tanta gente in più nei negozi, quindi, ma tutti poi comprano anche? Qui cominciano i molti distinguo.

“E’ una lenta agonia – sostiene la titolare di un negozio di fascia medio – alta – Probabilmente chi vende merce a basso prezzo se ne accorge meno. Chi come me ci tiene alla qualità del prodotto non riesce ad incassare. Il cliente ha il problema della crisi economica, rinuncia allo shopping, c’è poco da fare. Eppure ci siamo fatti trovare pronti, sia alle vendite natalizie che ai saldi: abbiamo allestito vetrine accattivanti, spinto sulla scontistica, abbiamo rinnovato l’assortimento”.

Lo shopping cambia volto

“Non c’è più quella differenza che c’era tradizionalmente tra lo shopping pre festivo e i saldi – afferma la titolare di un altro negozio di abbigliamento – la pandemia ha cambiato definitivamente il nostro modo di comprare, di là della fascia di prezzo, della capacità di acquisto del cliente del rialzo dei prezzi. Ormai la gente investe più volentieri in generi che usa più spesso, lesina sull’abbigliamento delle grandi occasioni per esempio, sull’oggettistica a meno che non si tratti di regali, è più “easy” in generale”.

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