Il nutrizionista: La vitamina D, voce fuori dal coro. Consigli e suggerimenti

Il nutrizionista: La vitamina D, voce fuori dal coro. Consigli e suggerimenti

Il nutrizionista: La vitamina D, voce fuori dal coro. Consigli e suggerimenti

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lunedì 05 Febbraio 2018 - 10:05

Per la rubrica dedicata alla salute oggi parliamo della Vitamina D

Buongiorno lettori di Tempostretto e bentrovati nella nostra rubrica dedicata alla salute. Oggi volevo parlarvi di vitamine e in particolare della Vitamina D.

Ormai tutti sappiamo che avere uno stile di vita sano passa da una corretta alimentazione. Per questo motivo è importante assumere ogni giorno frutta e verdura, alimenti sani che in più sono ricche di vitamine.

Oggi tutti sappiamo a cosa servono le varie vitamine (merito anche delle tante pubblicità dei più svariati e miracolosi integratori multivitaminici): la A serve per la vista, il complesso della vitamina B per il sistema immunitario e così via… ma la D? Per cosa la assumiamo?

La vitamina D è un po’ la voce fuori dal coro. Sappiamo che serve per lo sviluppo delle ossa per questo motivo i pediatri la pongono al centro dello sviluppo infantile dei nostri figli… ma c'è di più!

Molti non sanno che la maggior parte delle vitamina D è prodotta direttamente dal nostro corpo, attraverso l’esposizione della pelle al sole, e solo una piccola parte viene assunta attraverso gli alimenti come fegato, gli oli di pesce, pesce azzurro e ancor meno burro e latte ( mi spiace per chi beve litri di latte pensando di assumere kg di vitamina D. Bastano, invece, solo 10 minuti di esposizione per ridurre quello che in gergo noi medici chiamiamo ipovitaminosi D, vale a dire carenza di vitamina D.

Questo provoca rachitismo nel bambino e osteomalacia nell’adulto, altera l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale e il riassorbimento a livello renale e, in base a quanto emerso all’ultimo “World Congress on Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases” di Firenze, potrebbe essere causa di patologie tumorali (seno prostata, colon) diabete , malattie vascolari e autoimmuni. A rendere l'ipovitaminitosi D ancora più insidiosa è la sua assenza di segnali evidenti. Solo in rari casi si manifeta attraverso dolori muscolari, addominali e senso di spossatezza.

Tra i soggetti più a rischio abbiamo:

– gli obesi in cui la vitamina D sciogliendosi nel grasso non va in circolo;

– i bambini allattati al seno perché il latte materno è povero di questa vitamina;

– le persone anziane la cui pelle non è più in grado di sintetizzare efficacemente la vitamina D e che soffrono di carenze nutrizionali;

– le persone con la pelle scura che assorbendo meno raggi ultravioletti non riescono a sintetizzare la vitamina D;

– persone con patologie che ne riducono l’assorbimento gastrico: morbo di chron, celiachia, fibrosi cistica e bypass gastrico;

– persone che non si espongo mai al sole o che lo fanno per tempi troppo brevi.

Detto questo non si deve correre il rischio di abusarne, perché esiste anche il problema opposto, l’ipervitaminosi, cioè un eccesso di vitamina D che – seppur molto rara come patologia – provoca nausea,vomito, crampi e calcificazioni dei tessuti molli.

Il mio consiglio, quindi, è quello di stare al sole per qualche minuto ogni volta che è possibile. Una breve passeggiata in una giornata soleggiata anche d’inverno (basta avere solo il dorso delle mani e viso scoperti), mangiare pesce azzurro tutte le volte che si può e, soprattutto per le donne in menopausa, effettuare di tanto in tanto un semplice esame del sangue avendo cura di richiedere di dosare la 1-25 OH-D (frazione attiva della vitamina D, ma mi raccomando solo la 1-25 il resto non serve a nulla!) il cui valore ottimale si deve attestare tra 30 e 100 ng/mL.

Il vostro nutrizionista e medico di fiducia saranno sicuramente lieti di trovare la soluzione migliore in caso di carenza.

Dott. G Piccolo

Biologo Nutrizionista

Direttore Responsabile dello Studio diagnostico S. Martino.

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