L'assessore Gucciardi presenterà la classificazione dei presidi in Dea di primo e secondo livello e in ospedali di base. La palla passerà al ministro Lorenzin in vista del via ibera alla nuova rete ospedaliera

Non è ancora la nuova rete ospedaliera, ma è “l’anteprima” del quadro delle strutture che, dopo il via libera del ministro Lorenzin, garantiranno l’assistenza sanitaria nell’isola.

Lunedì infatti sarà presentata la nuova classificazione degli ospedali siciliani, ovvero i cosiddetti Dea di primo e secondo livello e gli ospedali di base. Sarà un momento delicato e strategico in vista della fase successiva, e che porterà all’approvazione della nuova rete ospedaliera in base alla normativa degli anni scorsi.

“E’ un primo importate passo per il varo della rete ospedaliera- commenta il capogruppo Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo- un plauso all'assessore Gucciardi che ha fatto a pieno il proprio dovere ed entro il 30 gennaio speriamo veramente di poter alzare i calici per brindare ad una sanità siciliana nuova, efficace ed efficiente. All'assessore chiederemo flessibilità per completare nel migliore dei modi una rete sul modello della regione Lazio" .

Nei mesi scorsi, quelli della protesta quando una prima bozza della rete predisposta dall’assessore scatenò le ire dei territori che finivano con l’essere penalizzati dalla scomparsa o riduzione dei presidi sanitari, il deputato messinese, in una lettera al ministro Lorenzin ed al presidente del consiglio Renzi aveva suggerito il modello Lazio anche per la nostra Regione che sul piano dei conti nel mondo della sanità è riuscita a superare non poche realtà del Paese, lasciando al passato sprechi e discrasie.

"E' bene precisare che lunedì non sarà ancora presentata dall'Assessore Gucciardi la nuova rete ma più esattamente la classificazione nuova degli ospedali (Dea di primo e secondo livello ed ospedali di base)- prosegue Picciolo- Un passaggio essenziale che consentirà, dopo l'approvazione della sesta commissione dell'Ars ed una volta ricevuto il definitivo nulla osta dal Ministro Lorenzin sul nuovo organigramma, di andare ad integrare le figure mediche, tecniche ed amministrative necessarie ed indispensabili. Una chimera che inseguiamo da tempo, ma speriamo di poter festeggiare entro il 30 gennaio. Cambiare la classificazione di alcuni ospedali, che nella bozza proposta era stata fatta – forse volutamente – al ribasso, consentirà di incrementare strutture semplici e complesse dei presidi, sulla scorta di quanto da noi subito suggerito e già applicato con successo nel modello sanitario laziale; si riuscirà a creare una rete di assistenza che possa realmente servire e non servirsi del cittadino”.

Occorre attendere per vedere se l’assessore Gucciardi nell’applicare a nuova classificazione al territorio provinciale di Messina saprà tenere conto delle specificità di alcune zone, basti pensare ai Nebrodi piuttosto che ad altre aree.

“ La parola d'ordine, a mio avviso, dovrà essere: flessibilità. Se infatti si vorrà applicare con rigore sugli ospedali della rete la nuova classificazione, senza tenere conto delle singole peculiarità e vocazioni territoriali, si rischia di svilire il prezioso lavoro di recupero delle piccole-grandi eccellenze fatto sino ad oggi, in regime davvero emergenziale, sulle spalle di tutti quei bravi operatori della Sanità isolana".

Rosaria Brancato