Verso il nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera. La provincia di Messina perde posti letto

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Verso il nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera. La provincia di Messina perde posti letto

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sabato 05 Aprile 2014 - 15:11

Per salvare i piccoli presidi nasceranno gli “ospedali riuniti”, mentre gradualmente saranno disattivati alcuni punti nascita non in linea con gli standard nazionali. L’assessore regionale Borsellino assicura che la Regione beneficerà di 400milioni di euro. Prima, però, serve l’ok del Ministero della salute

In Sicilia i posti letto attivi passeranno da 16.831 a 18.720. Così prevede il nuovo piano regionale di riorganizzazione ospedaliera, che ha già fatto tappa in commissione Sanità dell’Ars, dove è stato personalmente illustrato dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Se l’isola complessivamente ci guadagna numericamente, la provincia di Messina subisce, invece, una contrazione, perdendo complessivamente 79 posti letto. Tale riduzione è il risultato della soppressione di 221 posti letto per acuti in parte compensati dall’aumento di 142 per lungodegenti.

«La Sicilia – ha detto nei giorni scorsi l’assessore Borsellino – è la prima regione in Italia a dotarsi del piano di rimodulazione, abbiamo persino anticipato i tempi , dato che il Ministero della salute non ha ancora approvato il regolamento».

Per salvare i piccoli presidi nasceranno gli “ospedali riuniti” con un nuovo soggetto giuridico, con lo scopo di razionalizzare i costi e migliorare i servizi, mentre gradualmente saranno disattivati alcuni punti nascita non in linea con gli standard nazionali , preservando comunque quelli nei comuni di più difficile accesso.

In provincia di Messina resteranno “indipendenti” i presìdi sanitari di Patti e Taormina, mentre gli altri cinque saranno accorpati in due distinti ospedali riuniti: “Milazzo-Barcellona-Lipari” e “Sant’Agata-Mistretta”.

In base alla nuova mappa dei posti letto è l’Asp di Palermo a godere del maggior aumento (401 in più, 21 di acuti e 380 di lungodegenti): al secondo posto Agrigento (301 posti letto in più, 119 di acuti e 182 post-acuti), seguita da Trapani (293 posti letto in più, 124 acuti e 169 post-acuti), Caltanissetta (138 in più, 28 acuti, 110 post-acuti), Ragusa (+139, 16 acuti e 124 post-acuti), Enna (+106, 43 acuti e 63 post-acuti), Catania (101 unità, con una riduzione di 68 posti per acuti ed un aumento di 169 unità post-acuti:), Siracusa (+69, riduzione di 25 unità dei posti per acuti con incremento di 94 per i post-acuti). Le “strutture sovra regionali” avranno un incremento di 34 posti letto (15 per acuti e 19 per lungodegenti).

Il Piano di rimodulazione della rete ospedaliera prevede anche la ridefinizione delle organiche, che permetterà di sbloccare i concorsi pubblici nella malasanità

Dopo il passaggio in Giunta ed in Commissione all’Ars, il piano sarà inviato al Ministero della Salute. «Entro 20 giorni sarà operativo», ha dichiarato la Borsellino, la quale ha, inoltre, spiegato che il via libera dal Ministero consentirà alla Sicilia di ottenere maggiori risorse: circa 400 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera e per l’ammodernamento tecnologico delle strutture.

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2 commenti

  1. letterio.colloca 5 Aprile 2014 17:36

    ho letto bene????????

    “l Piano di rimodulazione della rete ospedaliera prevede anche la ridefinizione delle organiche, che permetterà di sbloccare i concorsi pubblici nella malasanità”

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  2. Nonostante i circa 2000 posti letto in più’ per la regione Sicilia……Messina e provincia subiscono solo tagli……eppure Messina e provincia contano circa il 18% degli abitanti siciliani…..oltre 70 milioni di euro dovrebbero essere appannaggio dei messinesi….invece..subiranno..tagli e riduzione dei posti letto…..come al solito Messina e provincia massacrate.Posti letto e investimenti vanno altrove…. soldi per tutte le provincie siciliane….mentre per la provincia messinese solo bastonate.

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