Ospedale Piemonte. Il comitato: “Salviamolo”, l’assessore Russo: “Dialogo”

Ospedale Piemonte. Il comitato: “Salviamolo”, l’assessore Russo: “Dialogo”

Ospedale Piemonte. Il comitato: “Salviamolo”, l’assessore Russo: “Dialogo”

Tag:

lunedì 11 Luglio 2011 - 11:19

Lo scorso giovedì si è tenuto un incontro-confronto a Messina sul futuro della struttura. L’esponente della giunta regionale ha dato la disponibilità a discutere sulla riorganizzazione del nosocomio

Una fievole speranza di ripristinare l’Ospedale Piemonte emerge dopo l’incontro, avvenuto lo scorso giovedì 7 luglio, tra il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte” e l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, in visita a Messina. L’esponente del governo Lombardo si è dichiarato disponibile ad affrontare, a settembre a Palermo, l’argomento critico della riorganizzazione del nosocomio situato al centro cittadino. Pur rispettando le linee guida del piano sanitario di rientro che l’assessore definisce “virtuoso”, il Comitato ha chiesto esplicitamente di salvare il presidio accorpandolo all’ASP 5, piuttosto che all’azienda Papardo.

“Questa potrebbe essere l’unica soluzione – ha affermato il presidente del Comitato, Marcello Minasi – per rendere funzionale la struttura Piemonte che, in questo momento, manca dei servizi essenziali anche per l’emergenza. Non possiamo privare i cittadini di un punto di riferimento sanitario, collocato in una posizione nevralgica per la città, per altro individuato dalla Protezione Civile nel piano strategico in caso di calamità naturali”.

“Eppure il plesso di viale Europa – ha detto Dino Modello, medico del Piemonte ed uno dei promotori del Comitato – è l’ospedale del popolo per il popolo. Il nosocomio insiste in un bacino d’utenza di oltre 100mila abitanti e non può morire dietro il pretesto di problemi strutturali. Tra l’altro, i lavori di messa in sicurezza per il rischio sismico per cui sarebbero stati stanziati un milione e 200mila euro sono quasi fermi”.

“L’accorpamento all’ASP 5 – ha spiegato Silvano Arbuse, anch’egli medico dell’ospedale Piemonte e promotore del Comitato – non intaccherebbe il piano di rientro anzi consentirebbe ai dipendenti in esubero dell’ASP 5 e dell’azienda Papardo di confluire all’ospedale Piemonte senza alcuno spreco economico e consentirebbe di riportare alcune importanti specialistiche che il direttore generale, Armando Caruso ha già trasferito al Papardo, nel rispetto del PSR”.

E’ chiaro che ci sono certi passaggi obbligati di carattere tecnico che l’assessore dovrebbe effettuare per definire la situazione drammatica del presidio di Messina. Per questo, il dialogo con il Comitato riprenderà a settembre per avere una cognizione più ampia non solo degli aspetti strutturali ma anche della gestione dei servizi assistenziali.

“Il presidio Piemonte – ha aggiunto Russo – deve diventare un grande polo materno – infantile e un punto fondamentale per l’emergenza. Per quanto riguarda le altre specialistiche, deve intervenire la rete ospedaliera provinciale e regionale. E’questo il senso del piano di rientro. La programmazione stabilita non può essere modificata alla leggera ma sono disposto a rileggere la documentazione che riguarda l’ospedale. Del resto, sono stato favorevole al finanziamento dei lavori di messa in sicurezza”.

Tante voci si accodano al Comitato: dal consigliere comunale del PdL, Giovanni Cocivera che ha detto “Rendere l’ospedale Piemonte efficiente vuol dire salvaguardare la salute dei cittadini. Queste esigenze non sono negoziabili e non possono avere un colore politico, tantomeno essere vittime di faide tra gruppi di potere. Sono profondamente convinto che qualsiasi alternativa all’azienda Papardo – Piemonte assicuri tale necessità. Tra queste, considero l’accorpamento all’ASP 5 una valida soluzione”; all’ex assessore Pippo Rao, consigliere provinciale del PD che ha dichiarato: “Mi sembra sensato e razionale perché si possa avere un adeguato rilancio e dignità del polo ospedaliero Piemonte accorparlo all’ASP 5. Questo garantirebbe un investimento piuttosto che trasformare il polo sanitario in una appendice del Papardo”. Tutti con l’obiettivo di tutelare il nosocomio del centro urbano di Messina dal rischio chiusura.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007