Il consigliere Gioveni e della terza municipalità Cacciotto prendono posizione: "Dalle parole non si è passati ai fatti"
MESSINA – “Se qualcuno pensa di continuare ad agire annunciando e tenendo tavoli tecnici per placare gli animi e poi non metterne in pratica le risultanze, ha sbagliato di grosso e ne dovrà dare conto e ragione a chi vive in una condizione igienico-sanitaria da terzo mondo”.
Il consigliere comunale Libero Gioveni e il consigliere della terza Municipalità Alessandro Cacciotto prendono posizione rispetto all’annosa e sempre più irrisolta questione del mancato sbaraccamento di Camaro Sottomontagna. E ne sollecitano ancora una volta una decisa e definitiva risoluzione.
“Dobbiamo purtroppo constatare – affermano Gioveni e Cacciotto – che dalle parole non si è passati ai fatti visto che dopo il tavolo tecnico che avevamo chiesto al sindaco il 13 febbraio scorso e che si è svolto il successivo 21 febbraio, nulla si è mosso in termini pratici, al netto del periodo legato al Covid. Da allora – proseguono i due consiglieri – si sono susseguiti solo annunci o giustificazioni da parte del presidente di Arisme Scurria (presenza amianto, tempi per la gara di affidamento, reperimento fondi, rischiosa presenza di qualche nucleo a confine delle casupole ecc.) che peraltro contrastano anche con quello che era stato deciso appunto nel tavolo tecnico. Tavolo dal quale era emersa chiaramente, con l’avallo dello stesso sindaco De Luca, l’improcrastinabile necessità di sbaraccare il più possibile queste strisce di tuguri pieni di materiale nocivo e rifiuti vari che stanno esasperando i residenti delle abitazioni limitrofe e con dei vecchi sottoservizi fognari ai quali Amam non può accedere per risolvere anche delle problematiche presenti a ridosso dell’area.
Basterebbe andare sui luoghi – insistono Gioveni e Cacciotto – per rendersi conto della gravità di una situazione ambientale che dura già da 1 anno e mezzo e che quindi non può più essere tollerata. Ed è per questo che ribadiamo l’urgenza sia di procedere con l’assegnazione degli alloggi a chi vive ancora oggi nella restante baraccopoli dell’Ambito “C” Camaro-Bisconte, sia contestualmente alla demolizione delle baracche, come modus operandi. Per evitare nuovi ingressi e il sorgere di nuove e deleterie ‘bombe ecologiche’ chiediamo, pertanto, nella fattispecie, al sindaco De Luca e all’assessore al Risanamento Mondello di fare leva sugli esiti del tavolo tecnico del 21 febbraio scorso. E di invitare Arisme ad avviare immediatamente tutte le procedure tecnico-amministrative per il completo sbaraccamento dell’area di Camaro Sottomontagna, senza più alcun tentennamento; anzi, giusto per usare un temine caro al primo cittadino: senza se e senza ma”.