Ruello: Chi non vuole l'Agenzia del risanamento teme si scoperchi il calderone

Ruello: Chi non vuole l’Agenzia del risanamento teme si scoperchi il calderone

Ruello: Chi non vuole l’Agenzia del risanamento teme si scoperchi il calderone

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lunedì 13 Agosto 2018 - 07:58

"E' uno strumento agile che eliminerà incarichi di progettazione costosissimi, mega espropri e tempi biblici. Ma forse è proprio per questo che c'è chi dice no", scrive l'ingegnere Salvatore Ruello, ex consigliere

Ad un mese dall’insediamento della nuova amministrazione e contestuale rinnovo del consiglio comunale, tra le varie polemiche che sono sorte, non posso non esprimermi su quanto leggo giornalmente in merito alla istituenda Agenzia del Risanamento. Una trovata geniale rispetto al nulla cui siamo stati abituati negli ultimi 15 anni per i motivi che di seguito elenco.

Già dalla mia prima esperienza da consigliere di quartiere del 2003, passando agli anni della presidenza dell’allora VI^ Circoscrizione all’esperienza in consiglio comunale ed a quella in seno alla commissione urbanistica comunale il tema del risanamento è sempre stato trattato male ed affrontato peggio.

Lo spirito urbanistico che mi vede lavorare quotidianamente in città fa si che solo un miope non possa vedere quelli che sono stati gli interventi di risanamento degli ultimi anni, San Giovannello, Giostra, Santa Lucia sopra Contesse, per citarne alcuni hanno rappresentato uno sfregio alla città che si aggiunge a quanto perpetrato decenni or sono sempre sotto la falsa bandiera del risanamento, degli alloggi popolari, di un buonismo che invece nascondeva uno squallido bancomat politico con pin dato a pochi.

Non si è mai fatto alcun risanamento a Messina, si son costruiti pessimi fabbricati, urbanizzati male dove la delinquenza locale trovava manovalanza a portata di mano, la Messina dello IACP e delle case popolari non è altro che la Catania di Librino, la Palermo dello Zen, la Napoli di Scampia quartieri dove lo Stato non esiste e non entra, quartieri che andrebbero rasi al suolo per tutto ciò che hanno generato.

Bloccare le nuove costruzioni popolari, rivedere il risanamento secondo una nuova veste dove le famiglie delle baracche vengono “spalmate su tutta la città” utilizzando il metro dell’immobile già costruito, pronto, sfitto, è obiettivamente una trovata geniale.

Vengono così eliminati, gli incarichi di progettazione (costosissimi) i mega espropri (altrettanto costosi), i tempi biblici di realizzazione, passando da una mappatura dell’esistente, dalla partenership privato – comune al rogito e successiva assegnazione.

Passaggi semplici, veloci, che in pochi mesi possono dare un immobile a chi ne ha veramente bisogno e contestualmente azionare le ruspe e cancellare definitivamente lo scempio nazionale rappresentato dalla baracche di Messina

Ed allora come mai queste polemiche? La polemica potrei farla io ed altri colleghi professionisti e non altri.

Come mai queste prese di posizione a prescindere e per definizione? Perché tanti, troppi avevano il pin del bancomat alloggi IACP ed in campagna elettorale significano voti, migliaia di voti.

Come mai questi attacchi all’arma bianca sull’idea Agenzia del Risanamento? Perche si ha paura di scoperchiare il calderone sul quale hanno messo le mani anche insospettabili Messinesi.

Pertanto vi è solo una strada da perseguire al fine di risanare Messina dopo 100 anni ed è quella tracciata da questa amministrazione con l’acquisto di immobili privati e contestuale cessione alle famiglie baraccate, seguito dalla demolizione dei ghetti che ci hanno portato alla ribalta della cronaca.

Non vi è altra strada, non vi è altra soluzione, quella prospettata è la migliore. Adesso aspettiamo le risposte dal governo nazionale ma soprattutto regionale sperando che il Presidente Musumeci sull’argomento non diventi complice di un passato sordo, falso e mediocre.

Il professionista

Ing. Salvatore Ruello

Un commento

  1. Mi viene da chiedere all’esimio ing. Salvatore Ruello: nella qualità di “consigliere di quartiere nel 2003, passando agli anni della presidenza dell’allora VI^ Circoscrizione all’esperienza in consiglio comunale ed a quella in seno alla commissione urbanistica comunale per il tema del risanamento” come mai non Le è venuto in mente di proporre l’acquisto di case per i baraccati? Quali iniziative ha intrapreso per eliminare i “costosissimi incarichi”, come afferma? Accorgersene dopo 15 anni non depone bene, esimio ing. Salvatore Ruello!

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