Sostegno al commercio locale a Scaletta Superiore, parla il sindaco Moschella

Sostegno al commercio locale a Scaletta Superiore, parla il sindaco Moschella

Giusy Briguglio

Sostegno al commercio locale a Scaletta Superiore, parla il sindaco Moschella

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mercoledì 13 Maggio 2015 - 06:26

Dopo le dichiarazioni del capogruppo di minoranza Domenico Cifalà in merito alla proposta del sindaco di Scaletta di sostenere le attività commerciali nel centro di Scaletta Superiore, adesso parla il primo cittadino

Il sindaco di Scaletta Gianfranco Moschella interviene sulla questione relativa alle iniziative a favore dei commercianti che intendano avviare delle attività nel centro di Scaletta Superiore. La proposta è arrivata proprio dal primo cittadino ed è stata discussa nell’ultimo consiglio comunale dove doveva essere approvato il Regolamento in merito, non passato perché i consiglieri di minoranza Cifalà e Urso hanno abbandonato l’aula al momento del voto, facendo venire meno il numero legale. La richiesta dell’opposizione, e l’indirizzo della Commissione consiliare, era quella di estendere le agevolazioni anche al centro di Guidomandri per impedire la fuga dei residenti altrove, proposta bocciata dalla maggioranza.

Il perché lo spiega il sindaco: “La proposta da me formulata ed approvata dalla giunta municipale – dichiara Moschella – trae origine dalla possibilità di facilitare, mediante tutta una serie di benefit fiscali, per il triennio 2015/2017, lo stanziamento di nuove attività commerciali nella frazione collinare di Scaletta Superiore in quanto, ad oggi, totalmente assenti, ma soprattutto perché la presenza dell’antico maniero federiciano e la bellezza naturale del borgo, senza per questo discriminare le restanti frazioni, meglio si incardina in un contesto turistico capace di attrarre visitatori e quindi fare ripartire l’economia dilaniata dall’alluvione del 2009”.

Nessuna discriminazione dunque per la frazione di Guidomandri. Anzi, il primo cittadino si è reso disponibile a trovare delle soluzioni: “Ho rappresentato che non era questo lo strumento per invertire il processo migratorio, ma sarebbe stato piuttosto utile prevedere, con un provvedimento successivo ad hoc, il riconoscimento di similari benefici ai nuclei familiari che decideranno di fissare proprio in questa frazione la nuova residenza. Inoltre, con un occhio alle attività economiche già esistenti, compatibilmente alle scarse risorse finanziarie dell’Ente, si sarebbe provveduto ad aggiornare i regolamenti delle entrate tributarie introducendo particolari esenzioni”.

Basterà la presenza di tutti i componenti della maggioranza e il Regolamento verrà approvato nella prossima seduta. Ma per il momento l’iniziativa rimane ferma, “per una sterile quanto lesionista attività oppositoria dei consiglieri di minoranza che, con pretesti populistici, hanno abbandonato l’aula non consentendo, ancora oggi, ai neo imprenditori di fruire degli incoraggiamenti fiscali previsti. Spero andrà meglio la prossima volta. Peccato che il teorema “Tanto peggio…tanto meglio”, tipico del ruolo dell’opposizione, mal si concilia con il contesto paese, che – conclude in merito Moschella – desideroso di riprendere quel cammino di prosperità, mal sopporta questi anacronistici atteggiamenti di cui, purtroppo, a farne le spese sono sempre gli incolpevoli cittadini”.

Il sindaco smentisce anche le ultime dichiarazioni di Cifalà in merito alle cause della scarsa partecipazione dei cittadini alle sedute consiliari. “La scelta di trasferire la sede consiliare nei locali della biblioteca comunale potrebbe aver influito, trattandosi di una parte a Nord del paese, ma – spiega il sindaco – non c’è mai stata una grossa partecipazione ai consigli comunali. Inoltre, il trasferimento dal Municipio si è reso necessario per liberare degli spazi utili da adibire ad uffici e la scelta di spostarsi in contrada Foraggine ha un valore simbolico, far sentire la presenza degli amministratori nei luoghi della tragedia del 1 ottobre 2009”.

Moschella fa chiarezza anche sui due punti all’ordine del giorno dell’ultima seduta che il consiglio non ha infine trattato. Per quanto riguarda il sesto punto (sdemanializzazione e alienazione di una porzione di terreno comunale), “per mero errore è stato indicato nell’oggetto della delibera il termine sdemanializzazione, mentre l’immobile non è più del demanio, ma è già passato al Comune”; per quanto riguarda la destinazione del fondo pro-alluvione, “lo abbiamo fatto in un’ottica di eccessiva trasparenza. Siamo andati in consiglio per informare quello che la Giunta avrebbe fatto. In passato si è paventata l’ipotesi che questi fondi venissero utilizzati senza preventiva esposizione di quello che si voleva fare e l’amministrazione passata ha subìto delle denunce. La proposta è giunta in aula a titolo cautelativo e per dimostrare la trasparenza dell’amministrazione in particolare riguardo ai fondi”.

Anche sulle mancate riprese video delle sedute consiliari arriva la spiegazione del sindaco. In questo momento il Comune non può permettersi di acquistare la strumentazione necessaria e affidare l’incarico ad un operatore: “Siamo in uno stato di pre-dissesto e questa non è una spesa obbligatoria. Alcune spese volontarie sono state sostenute con la rinuncia alle indennità degli amministratori come l’acquisto dei voucher, il banco alimentare in Parrocchia, esigenze sociali. Abbiamo finanziato feste come il Carnevale o le manifestazioni estive. Per quello che ci è stato possibile, abbiamo cercato di spenderci per la comunità. E’ anche interesse dell’amministrazione attivare le riprese video e consentire la messa in onda, ma in questo momento non c’è la disponibilità economica”.

Giusy Briguglio

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