Un progetto di celebrazione dell’identità siciliana: la location scelta è ancora una volta il Castello Rufo Ruffo, ma il condizionale è d’obbligo perché per l’organizzazione servono dieci mila euro. Per far fronte alla spesa, l’Ente ha deciso di rivolgersi alla Regione Sicilia e in particolare all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana chiedendo un contributo di 7 mila euro. I restanti 3 mila euro sarebbero raccolti tramite sponsor
Si chiama “Vox Populi-Laboratori di identità tra racconti, cunti e storie di Sicilia” l’evento culturale che dovrebbe svolgersi nel mese di ottobre a Scaletta Zanclea. La location scelta è ancora una volta il Castello Rufo Ruffo, ma il condizionale è d’obbligo perché per l’organizzazione servono dieci mila euro. Per far fronte alla spesa, l’Ente ha deciso di rivolgersi alla Regione Sicilia e in particolare all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana chiedendo un contributo di 7 mila euro. I restanti 3 mila euro sarebbero raccolti tramite sponsor.
L’esecutivo ha incaricato il sindaco Gianfranco Moschella di attivare la procedura, secondo la circolare n. 15 del 26 giugno 2015 dell’Assessorato regionale che disciplina gli adempimenti, i criteri e le procedure per accedere ai contributi concessi per attività culturali, scientifiche e musicali. Sette mila euro è il contributo massimo erogabile per iniziative che dovranno svolgersi entro il 31 dicembre dell’anno in corso e che devono rispettare una serie di criteri precisi, tra cui divulgazione delle tradizioni, ricaduta sul territorio, coerenza delle attività con gli obiettivi perseguiti dall’iniziativa proposta.
“Obiettivo del progetto è la celebrazione dell’identità siciliana attraverso i protagonisti del racconto popolare ma non solo” si legge nella relazione in merito che esalta il Castello Rufo Ruffo, “luogo dall’impervia collocazione e dall’architettura austera” che “ben accoglie una manifestazione che intende distinguersi per una coerenza nello sviluppo di un’attività culturale in un poco noto e prezioso luogo isolano”.
Sotto la direzione artistica della prof.ssa Fulvia Toscano, l’attività prevista si articola in quattro laboratori spalmati nelle quattro domeniche di ottobre: si comincia il 4 ottobre con Mimmo Cuticchio e “L’anima del Cunto”, si prosegue l’11 ottobre con Carlo Muratori e “Terre e storie di Sicilia”, poi ancora il 18 ottobre con il laboratorio dell’ActorGym “La morte dell’Orcaferone. Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo tra oralità e scrittura” e si conclude il 25 ottobre con Rita Botto e Marinella Fiume con “Di madre in figlia. Saperi delle donne tra canto e incanto”.
I dieci mila euro necessari per l’organizzazione dell’evento sono così ripartiti: 2.500 euro per il primo laboratorio, 1.400 euro per il secondo, 2.000 euro per il terzo e 1.400 euro per il quarto; 1.000 euro per spese di service, 700 euro di Siae e 1.000 euro per la promozione dell’evento.
Giusy Briguglio
