Crocetta: "Non volevo offendere i calabresi. Ma evitiamo il rischio di un business delle mafie"

Crocetta: “Non volevo offendere i calabresi. Ma evitiamo il rischio di un business delle mafie”

Rosaria Brancato

Crocetta: “Non volevo offendere i calabresi. Ma evitiamo il rischio di un business delle mafie”

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lunedì 25 Gennaio 2016 - 15:22

Crocetta a Tempostretto: "Non volevo offendere i calabresi. Ma ho il dovere di dire che la 'ndrangheta c'è e dobbiamo combatterla, che c'è un percorso da condividere tutti e sopratutto dobbiamo evitare che da questa operazione scaturisca un business per le mafie. Ci sono rischi reali di commissariamento. Io chiedo che vengano garantite la ibera concorrenza e la tensione antimafia. Non sposo nessuna tesi".

Come si dice in gergo giornalistico “era un fiume in piena”. Il governatore Rosario Crocetta, dopo le polemiche seguite alle sue dichiarazioni sulla ‘ndrangheta a Gioia Tauro ed in Calabria è un diluvio di parole. Al telefono con Tempostretto in esclusiva Vuol chiarire la sua posizione “non volevo offendere nessuno, ci mancherebbe” ma al tempo stesso vuol spiegare meglio il suo pensiero e la sua determinazione nel portare avanti “gli interessi della Sicilia e di Messina senza sposare nessuna tesi, perché io sono il Presidente e non sto né da una parte né dall’altra”. Le scintille con D’Alia e Ardizzone sono frutto di un equivoco ma non torna indietro sulla necessità di un percorso condiviso.

“Sono esterrefatto- dichiara Crocetta- forse qualcuno mi vuol dire che in Calabria la ‘ndrangheta non c’è e che me la sono inventata io? Ho denunciato che il territorio è controllato dalla mafia ma non ho offeso i calabresi, ho fatto riferimento ad un pericolo reale e concreto legato a quella che sarà una maxioperazione economica. Le prefetture questi rischi li denunciano, sto parlando della possibilità di collegare e creare collegamenti tra la ‘ndrangheta e la mafia dei Santapaola, dei corleonesi, e dei barcellonesi. Ma quando parlo di mafia dei barcellonesi mica intendo dire che gli abitanti di Barcellona sono mafiosi, è ovvio. E’ un’interpretazione allucinante che si dà di queste mie frasi. Non voglio minimizzare il problema né criminalizzare niente e nessuno. Ma voglio fare alcune considerazioni: gli imprenditori devono poter operare in regime di libera concorrenza. Siamo sicuri che in questo modo garantiamo le condizioni di un libero mercato, libero da infiltrazioni o condizionamenti? Non dico il falso quando dico che la ‘ndrangheta è più potente nel territorio rispetto alla mafia. In Sicilia la battaglia dura da anni, ci sono centinaia di associazioni antimafia, il numero dei testimoni di giustizia è altissimo, decine di imprenditori, commercianti coraggiosi. Invitiamo quindi anche il popolo calabrese a questa condivisione e battaglia comune. Fino a prova contraria Messina è una città della Sicilia ed io voglio battermi perché non sia discriminata. Perché non deve essere Messina la sede dell’Autorità portuale? Non è un discorso di campanile, io stimo il popolo calabrese che come quello siciliano subisce angherie dalla mafia, ma i siciliani sono più avanti temporalmente in questa lotta. Il prefetto di Reggio Calabria ha dato via all’iter per l’accesso agli atti per verificare infiltrazioni della ‘ndrangheta nel porto di Gioia Tauro. E se viene commissariata l’Autorità portuale rischiamo che la nuova Authority nasca commissariata? Ed anche il porto di Messina? Io devo tutelare gli interessi del porto di Messina. Non sono stato interpellato dal governo in nessuna fase, e non sono affezionato a nessuna tesi, ma la scelta finale deve essere una scelta antimafia e che garantisca il libero mercato. Poi non potrò mai dire che la ndrangheta non c’è in Calabria, non posso dirlo, non faccio parte dei silenziosi. Anche quando a Gela dicevo che c’era la mafia c’era chi si arrabbiava. Ma la mafia esiste., dobbiamo evitare che in questa operazione si possano intersecare altri interessi. La mia domanda è: siamo in condizioni di garantire alcuni criteri? A Messina ci sono 100 milioni di euro non spesi, che fine faranno? Non voglio inasprire le polemiche ma questa è una decisione che deve essere condivisa con il governo regionale e con Messina. Poi, come militante antimafia ho il dovere di pretendere che ci siano le garanzie a non trasformare questa operazione in un business delle mafie, tutte, e nessuno si offenda. Il rischio è mettere la cappa definitiva sulla città che già è stata depredata di tutto. Il porto di Messina che ruolo avrà? Mi si dice che sto facendo il megafono di alcuni imprenditori. Ma perché non dovrei supportare gli imprenditori siciliani? O messinesi? Abbiamo garanzie che l’imprenditoria siciliana potrà avere spazi oppure accadrà solo il contrario? Il discorso deve vedere sinergie tra tutti, compresi i Ministri dell’Interno e della Giustizia, ci deve essere la giusta tensione antimafia per evitare che la vicenda diventi un “traghetto” per la ‘ndrangheta. Se non ci saranno garanzie su questi punti io non posso dare parere positivo e non lo darò. E’ una questione importante, è stato violato lo Statuto speciale, non sono stato ascoltato. Non c’è stata alcuna intesa, né un protocollo. Io devo chiedere queste garanzie non perché sono innamorato di una tesi o di un’altra ma perché sono il presidente della Regione. E se domani commissariano Gioia Tauro noi che facciamo? Non mi si dica poi che faccio gli interessi di un imprenditore privato messinese, perché non mi si può dire che sono vicino a Francantonio Genovese. Discutiamone e condividiamo le decisioni. Voglio che Messina sia sede dell’Autorità portuale, e non venga discriminata. Questo non vuol dire offendere nessuno, ma non posso negare che la mafia e la ‘ndrangheta esistano. E dobbiamo combatterle”.

Rosaria Brancato

foto di Giovanni Isolino

6 commenti

  1. Crocetta una volta tanto che hai ragione non ti tirare indietro…ricattato dai politici che sostengono il tuo governo

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  2. Crocetta una volta tanto che hai ragione non ti tirare indietro…ricattato dai politici che sostengono il tuo governo

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  3. quale la giusta soluzione per la nostra città??? si capisce ben poco… per cosa dobbiamo lottare??

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  4. quale la giusta soluzione per la nostra città??? si capisce ben poco… per cosa dobbiamo lottare??

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  5. Crocetta non puo’ chiedere un AP Me-rc-Villa perche’ per statuto non puo’ cedere una citta’ siciliana ad un’ altra regione o sbaglio?

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  6. Crocetta non puo’ chiedere un AP Me-rc-Villa perche’ per statuto non puo’ cedere una citta’ siciliana ad un’ altra regione o sbaglio?

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