Seconda nomina per il Cda del Vittorio Emanuele: torna in pista Giuseppe Ministeri

Seconda nomina per il Cda del Vittorio Emanuele: torna in pista Giuseppe Ministeri

Francesca Stornante

Seconda nomina per il Cda del Vittorio Emanuele: torna in pista Giuseppe Ministeri

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martedì 30 Luglio 2019 - 12:21

Il sindaco De Luca lo aveva già scelto un anno fa, poi però le nomine erano state revocate in polemica con l'assessore regionale. Oggi Ministeri riconfermato

Praticamente un anno di stallo e adesso il piede sull’acceleratore. Il sindaco De Luca ha deciso di rimettere a posto i tasselli mancanti al Teatro Vittorio Emanuele. E oggi, dopo la nomina di Nino Principato in quota Comune, arriva anche la seconda. Si tratta di Giuseppe Ministeri che di fatto viene riconfermato nel ruolo che gli era già stato assegnato un anno fa.

Era infatti il 27 luglio 2018 quando De Luca lo nominava membro del Consiglio di amministrazione dell’Ente Teatro, insieme al professor Enzo Caruso. Dieci giorni dopo però lo scontro politico con l’assessore regionale Pappalardo aveva portato De Luca a ritirare quelle nomine.

Ad un anno di distanza però per Ministeri si riaprono le porte del Vittorio Emanuele. Sarà componente del Cda in quota Città Metropolitana.

La dichiarazione

“Ringrazio il Sindaco Metropolitano per la rinnovata fiducia e per l’incarico di consigliere dell’Ente Teatro – ha dichiarato Ministeri – e agirò come testimone della Città Metropolitana di Messina, per mettere al servizio anche del territorio provinciale le valenze culturali che l’Ente Teatro può e deve trasmettere”.


“Si devono guardare gli scenari nazionali ed internazionali, ma si deve anche tenere presente la città e la provincia che, sicuramente, troveranno nel “Teatro di Messina” un punto di riferimento culturale che curi la prosa, la musica, la danza e sia fucina d’arte e di sviluppo”.


L’incarico avrà la durata del mandato del Sindaco Metropolitano e verrà svolto a titolo gratuito.

Una conferma per il presidente del Conservatorio Corelli di Messin che lo scorso anno era stato anche molto duro dopo la revoca della nomina. Ministeri aveva duramente puntato il dito contro i ritardi accumulati dall’Assessorato regionale allo Spettacolo sul teatro di Messina. E soprattutto aveva stigmatizzato il gioco politico delle nomine fatto sulla pelle del teatro Vittorio Emanuele.

Nel frattempo è trascorso un altro anno. Adesso però la macchina si può rimettere in moto.

F.St.

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