Al Seguenza i riscaldamenti li pagano i genitori: una quota di 50 euro per ogni studente

Al Seguenza i riscaldamenti li pagano i genitori: una quota di 50 euro per ogni studente

Francesca Stornante

Al Seguenza i riscaldamenti li pagano i genitori: una quota di 50 euro per ogni studente

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 23:57

Il Comitato dei genitori ha fatto recapitare a tutti i genitori un avviso in cui si chiede un contributo per pagare i riscaldamenti, visto che la Città Metropolitana non ha soldi e la scuola ha un fondo cassa scarso. Una mamma però è rimasta esterrefatta e ci ha segnalato la situazione: "E' normale che i servizi di una scuola pubblica debba pagarli io?"

Una quota di 50 euro a studente per pagare le spese di riscaldamento e non lasciare i ragazzi al freddo. Al Liceo Seguenza l’emergenza freddo si affronta facendo pagare le spese a tutti. La Città Metropolitana non paga i servizi negli istituti di sua competenza, abbandona le scuole al proprio destino e anche per avere un impianto di riscaldamento funzionante sono stati chiamati in causa le famiglie degli studenti che frequentano il Seguenza. Una richiesta che però ha fatto infuriare qualche genitore che ritiene inaccettabile dover mettere mano al portafogli per pagare i servizi in una scuola pubblica. Una mamma ci ha segnalato la vicenda e si chiede se sia giusto che le famiglie debbano farsi carico di spese di questo tipo che riguardano la scuola. A lasciarla un po’ esterrefatta l’avviso portato a casa dalle figlie che frequentano la scuola. Un avviso redatto dal Comitato Genitori, che evidentemente non si sono posti gli stessi interrogativi, in cui si parte dal problema del freddo che ha creato diversi disagi anche nel liceo scientifico e poi si passa alla richiesta:

«Sapete che non amiamo fare giri di parole, andiamo subito al nocciolo del problema: la Città Metropolitana, quale responsabile della gestione dei servizi e delle utenze per le scuole medie superiori, causa la nota carenza di disponibilità, non ha potuto provvedere ad attivare l’impianto di riscaldamento. L’autorità scolastica sta cercando di fronteggiare l’emergenza con ogni mezzo, la situazione finanziaria del Seguenza in realtà non consente grandi spazi di manovra; i fondi disponibili consentiranno un’autonomia di -10 giorni. E dopo? La scuola ci chiede un aiuto consistente nel versamento della quota di 50 euro prevista dal regolamento di istituto». L’avviso si conclude con un appello al “buon senso di quanti sono disposti ad un piccolo sacrificio per risolvere quello che oggi è un grande problema”. Dunque i genitori sono chiamati a tirare fuori il buon senso e 50 euro per garantire aule calde ai propri figli. Qualche genitore però si chiede dove sia il buon senso di una politica e di una burocrazia che invece possono permettersi di non adempiere ai propri doveri, di rinviare, di non essere efficienti, di delegare.

“Ad inizio anno tutte le famiglie devono versare alcune quote per coprire spese che ci chiede l’istituto: 25 euro per l’assicurazione, utilizzo di software e libretto delle giustificazioni e altri 50 euro di contributo volontario per la partecipazione ad attività extracurriculari, come i corsi pomeridiani. E in quest’ultimo caso anche se è volontario lo versiamo per dare la possibilità ai nostri figli di svolgere le varie attività previste sotto questa voce. Perché quindi adesso dovrei accettare senza batter ciglio la richiesta di altri 50 euro per i riscaldamenti?” chiede la mamma che piuttosto vorrebbe che le Istituzioni si assumessero le proprie responsabilità. Un altro caso del pressapochisimo con cui vengono affrontate certe questioni in città.

In questi giorni di proteste e confusione, di ordinanze e di errori, di istituti chiusi e alunni lasciati a casa, di classi gelide e lezioni sotto le coperte con giubbotti e sciarpe, i disagi sono stati innumerevoli. Un’intera comunità scolastica messa duramente alla prova dall’improvvisazione, dalla scarsa programmazione, dai fondi che non ci sono. Le scuole comunali hanno vissuto giorni di passione e non si sa cosa accadrà ancora nei prossimi giorni perché comunque chiudere per un’intera settimana mentre le temperature sembrano aumentare può diventare insostenibile. Neanche negli istituti superiori le cose vanno meglio. Paradossi e storture che fanno arrabbiare e che cercano disperatamente una motivazione.

LA PRECISAZIONE
La presidente e il segretario del Comitato genitori del liceo Seguenza spiegano che la quota richiesta nell'avviso si riferisce al contributo volontario di inizio anno e non si tratta di ulteriori 50 euro. "La mamma che ha segnalato la cosa evidentemente ha frainteso il senso del nostro volantino. Quello che si chiede è il versamento del contributo volontario, che soltanto il 10% delle famiglie ha versato".

Francesca Stornante

2 commenti

  1. vi prego, ditemi che non è vero

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  2. vi prego, ditemi che non è vero

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