Negli atti trasmessi dall'Anas risulta tra le opere realizzate un giunto definitivo che in realtà non è mai stato messo. Santoro chiede quindi al Comune di rielaborare la documentazione.
Nuovo semaforo rosso del Genio civile all’apertura dell’uscita di Giostra, il cui taglio del nastro l’assessore De Cola aveva annunciato per tra il 18 ed il 20 luglio.
Il 7 luglio l’ingegnere capo Leonardo Santoro aveva ricordato all’amministrazione comunale che mancava un passaggio fondamentale, ovvero la trasmissione al Genio civile dei collaudi statici.
In seguito alla richiesta della documentazione, il 12 luglio l’Anas ha inviato al Genio civile i collaudi statici in relazione alle strutture finora ultimate.
Questa mattina si registra la nota di Santoro, una doccia gelata per il Comune, dal momento che vi sarebbero alcune incongruenze e mancano ancora documenti.
Nella relazione a struttura ultimata (del 14 dicembre 2016) ed il conseguente atto di collaudo statico (del 23 gennaio 2017) trasmessi dall’Anas al Genio civile risulta, tra le opere realizzate (oltre all’impalcato del viadotto A e l’impalcato che si affianca al viadotto Ritiro nella carreggiata destra per consentire l’uscita a Giostra), che il collegamento tra le due strutture è realizzato con un giunto di scorrimento di 225 metri.
Nella relazione e nel collaudo quindi si cita questo giunto definitivo che però, ricorda Santoro, nella realtà non è stato posto in opera a seguito dei noti rilievi espressi dai soggetti istituzionali al tempo interessati, circostanza che comportò la mancata apertura dello svincolo in uscita e la parzializzazione al transito del viadotto Ritiro.
Proprio per questo, ritenendo poco realistico quanto emerso dalla relazione trasmessa (l’esistenza di un giunto che non è stato messo), Santoro chiede all’Anas un nuovo invio di documentazione e chiede anche al Comune una rielaborazione degli atti specificando le prove di carico eseguite per il giunto temporaneo della rampa A.
L’ingegnere capo ricorda poi che è in attesa degli atti di collaudo statico del giunto temporaneo. Tutto lascia intendere quindi che la data del 18-20 luglio per l’apertura dello svincolo di Giostra non sarà rispettata, anche perché non si è ancora provveduto neanche alla consegna dell'opera al Cas, passaggio ora previsto nella prossima settimana.
Rosaria Brancato
E’ inutile. Non sanno fare nulla: solo prendersi (sempre più spesso immeritatamente)lo stipendio…
Dichiarare, in un documento ufficiale, la presenza di una struttura di collegamento che, nella realtà, non esiste è un REATO.
Cosa aspetta la Magistratura ad intervenire?
Perchè è stato dichiarato il FALSO?
Quali sono gli INTERESSI in gioco?
Chi si avvantaggia per tali FALSITA’
Esiste un PERICOLO reale per gli utilizzatori?
sono una squadra fortissimi di gente bravissimi
pecore
Dilettanti allo sbaraglio…oppure profondamente in mala fede . Altre possibile soluzione: non hanno nemmeno idea delle carte che spediscono e non hanno compreso che esistono anche a Messina persone serie e scrupolose oltre che professionali come l’ingegnere Santoro.
Finiamola con queste sottigliezze …. collaudi statici, ma di che parlate, l’ importante è chiedersi il selfie è stato fatto o no?
Addio apertura! Se tutto va bene, se ne riparlerà a fine Estate e questo per colpa di personaggi che non sanno fare il proprio lavoro e che dovrebbero essere rimossi (in primis l’assessore De Cola, veramente sc**so). Hanno inoltrato una documentazione raffazzonata alla meglio sperando di farla franca, niente sapendo che al G.C. c’è chi vigila.
Riguardo al giunto di scorrimento mai realizzato che compare tra le opere eseguite, e meglio che la Magistratura cominci ad indagare. Perchè se tale giunto rientra nei lavori appaltati, e quindi pagati, ma che nella realtà non è stato eseguito, vuol dire che ci sono gli estremi di peculato nell’appropriazione illecita di denaro pubblico.
Povera Messina, non meritavamo Accorinti e i suoi accoliti!
Io proporrei l’hashtag #amessinamainagioia 🙁
È disarmante la superficialità con cui operano i soggetti attori di questa vicenda. Non solo non conoscono o fingono di non conoscere il corretto iter procedurale, ma addirittura propongono atti incompleti o difformi dallo stato di fatto. Alla luce di questi avvenimenti non oso pensare cosa succederebbe se si realizzasse il ponte!
Se il livello effettivo di sicurezza strutturale del viadotto dovesse essere pari all’attenzione riposta nel collaudo statico, non c’è da stare allegri.
Ma quello che è ancora più preoccupante è il fatto di ritenere prioritario un annuncio in evidente chiave pre-elettorale e non la sicurezza dei cittadini!
dilettanti allo sbaraglio. Chi ricorda la polemica qualche tempo fa tra Genio Civile che sosteneva che i piloni del viadotto ritiro erano a rischio crollo e il comune che sosteneva il contrarioa, non se ne è saputo più nulla.