La Nave Messina di Rfi è ferma al porto per un guasto ai due motori. Altro che fiore all’occhiello…

La Nave Messina di Rfi è ferma al porto per un guasto ai due motori. Altro che fiore all’occhiello…

Francesca Stornante

La Nave Messina di Rfi è ferma al porto per un guasto ai due motori. Altro che fiore all’occhiello…

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martedì 20 Agosto 2013 - 11:43

Dopo neanche un mese dall’inaugurazione , ieri pomeriggio il nuovo traghetto di Rfi è dovuto rientrare in porto e da lì non si è più mosso. Adesso si attende in città l'arrivo degli operai specializzati e per il momento a solcare lo Stretto è solo la nave Iginia

Doveva essere il nuovo fiore all'occhiello della flotta delle Ferrovie dello Stato, così era stata inaugurata lo scorso 26 luglio con una grande cerimonia che aveva portato in città i vertici di Rfi. La nave Messina, così ribattezzata in omaggio alla città dello Stretto, non è però riuscita neanche a raggiungere il traguardo del primo mese di navigazione. Ieri pomeriggio intorno alle 16 aveva da poco lasciato la banchina, a bordo c'era un treno merci. Dopo pochi minuti il guasto ai due motori e il rientro in porto.

Il nuovo traghetto ha dovuto fermare la sua corsa e da ieri è fermo perché non è stato più possibile rimetterlo in navigazione. La navigazione ferroviaria nelle acque dello Stretto resta così in mano all'unica nave rimasta, la Iginia che, meglio non dimenticarlo, ha sulle spalle ben 40 anni di onorata carriera. Adesso si attende in città l'arrivo degli operai che l'hanno costruita perché il personale che attualmente è in servizio sulla nave non è stato adeguatamente istruito a fronteggiare questo tipo di problematiche.

Per questi motivi il sindacato Orsa, che già ieri aveva proclamato lo sciopero fissato per il prossimo 12 settembre, punta il dito contro la dirigenza locale che evidentemente non ha ritenuto opportuno formare nel modo adeguato il personale.

Tra l'altro già nelle scorse settimane la Messina aveva registrato dei problemi ad uno dei motori. Problemi a quanto pare sottovalutati e che hanno portato ieri al fermo totale.

Francesca Stornante

13 commenti

  1. mmm??? e se facessimo una bella flotta navale a remi nello stretto??

    io i rematori ve li trovo subito…..

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  2. Assurdooooo

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  3. …cmq nave nuova è, non è qualcosa dell’altro mondo, può succedere…

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  4. era la nave fiore all’occhiello della flotta di RFI sullo stretto, ma si sa anche i fiori appassiscono.

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  5. Aspetto con ansia il commento di Napoleone!!!!

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  6. Sicuramente la giornalista ha scritto quello che le è stato riferito riguardo l’inconveniente dei motori sulla N/T Messina. A riguardo posso dire che il personale è bene addestrato e sà dove mettere le mani. Non è vero che non si è stati in grado di rimettere in navigazione la nave, ma per motivi di garanzia quando succedono queste cose ( e chi ha esperienza sa che in una nave nuova per almeno sei mesi di cose ne succedono )non si deve toccare nulla per far si che i tecnici interessati capiscano da dove è nato il problema. Spero tanto che prima di additare il personale che con serietà e professionalità svolge al meglio il proprio lavoro almeno sia sentita l’altra versione dei fatti.

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  7. normale nella città più devastata del mondo

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  8. Giovanni Tomasello 21 Agosto 2013 05:54

    L’ennesima presa in giro di R.F.I. nei confronti della città. Il colmo che il traghetto si chiama “Messina”. Oltre al danno la beffa. Ma quando saremo in grado, e qui mi rivolgo anche al Sindaco Accorinti,di fare veramente una flotta comunale,senza più dipendere da una flotta privata di “caronti” che detiene il monopolio della navigazione nello Stretto? Spero che le intenzioni del neo Sindaco si tramutino presto in realtà. Ne va della nostra stessa dignità di messinesi tartassati e sfruttati.

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  9. C’era una volta un piccolo naviglio,
    che non voleva,
    non voleva
    navigar.
    Za za.

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  10. Ma una bella indagine della Magistratura no?
    Giuseppe Vallèra.

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  11. Buffoniiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Giuseppe Vallèra.

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  12. Teniamo conto di un fatto importantissimo: l’Iginia è non solo una nave vecchissima, come sottolineato correttamente nell’articolo, ma opera in regime di proroga del certificato di navigabilità.
    Non dimentichiamoci che l’Iginia era già stata radiata dal servizio attivo, alla scadenza del certificato di navigabilità ed era in attesa della demolizione.
    Solo la consapevolezza che, sparita essa, il servizio di traghettamento (o, meglio, quello che ne resta) sarebbe cessato ha convinto il R.I.NA.(Registro Italiano Navale) “obtorto collo” a concedere una proroga, senza che fosse stato fatto nemmeno uno dei lavori ritenuti indispensabili per consentire la navigabilità.
    Non vorrei che qualcuno di dovesse pentire amaramente per la decisione.
    In Italia si interviene dopo che la gente muore.

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  13. lo specchio di messina

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