Il Tar in favore dei medici extracomunitari

Il Tar in favore dei medici extracomunitari

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martedì 07 Febbraio 2017 - 07:58

I ricorrenti, di diverse nazionalità, chiedevano l’annullamento del provvedimento ministeriale che negava loro il riconoscimento dei titoli (specializzazioni in dermatologia e chirurgia estetica ed in un caso la stessa laurea in Medicina) ed il conseguimento del bene finale della vita ovvero l’essere ammessi, previa “conversione” del titolo, ad esercitare sul territorio

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso proposto dall’avv. Lorella Mazzeo per conto di alcuni medici extracomunitari, ai quali era stato ingiustamente negato, da parte del Ministero della Salute, il riconoscimento del titolo accademico, indispensabile ai fini dell’esercizio della professione sanitaria sul territorio nazionale.

La questione era già stata sottoposta all’attenzione della magistratura amministrativa diversi mesi fa, quando un medico egiziano, stabilmente residente a Messina, si era rivolto all’avv. Mazzeo lamentando la perdita di numerose occasioni di lavoro presso prestigiose strutture ospedaliere italiane, a causa della mancanza di convenzioni bilaterali in materia, di un dialogo tra ambasciate e di un iter chiaro, che gli avrebbero impedito di ottenere il riconoscimento in Italia della specializzazione in cardiologia.

In quell’occasione il Tar aveva accolto il ricorso, consentendo al ricorrente di radicarsi sul territorio nazionale, anche professionalmente, ed in queste ore, a distanza di pochi mesi, l’avv. Lorella Mazzeo, coadiuvata dal dott. Francesco Mazzeo, registra un’altra importante vittoria in favore di un gruppo di professionisti extracomunitari.

I ricorrenti, di diverse nazionalità, chiedevano l’annullamento del provvedimento ministeriale che negava loro il riconoscimento dei titoli (specializzazioni in dermatologia e chirurgia estetica ed in un caso la stessa laurea in Medicina) ed il conseguimento del bene finale della vita ovvero l’essere ammessi, previa “conversione” del titolo, ad esercitare sul territorio nazionale.

Ancora una volta i principali motivi di doglianza sono l’assenza di una procedura omogenea, l’inerzia delle Ambasciate e l’incertezza sul contenuto delle cosiddette “Dichiarazioni di Valore”, cui si affianca un atteggiamento discriminatorio che spesso induce, sebbene impropriamente, a considerare medici di “serie B” coloro che hanno conseguito il titolo presso atenei di Paesi in via di sviluppo.

I difensori si dichiarano soddisfatti del risultato conseguito poiché certi che il lavoro sinergico tra professionisti stranieri ed italiani apporti maggior valore al nostro sistema sanitario.

“Lo scopo delle nostre battaglie legali” dichiara l’avv. Mazzeo “è proprio quello di tutelare i diritti degli esercenti professioni sanitarie, extracomunitari e non, sì da aiutarli ad ottenere il riconoscimento dei titoli, ma non solo: da ultimo, per esempio, ci stiamo battendo per i rimborsi in favore dei camici bianchi che tra il 1978 ed il 2006 hanno frequentato le scuole di specializzazione in Italia, senza ricevere il corretto trattamento economico”.

“Un medico che vede tutelati i propri diritti e che ottiene quanto gli spetta, che sia il riconoscimento di un titolo conseguito all’estero o il rimborso delle somme dovute per gli anni di specializzazione, è un medico soddisfatto”, aggiunge il dott. Francesco Mazzeo, “….e la soddisfazione personale incentiva a dare ancora di più nella professione, con conseguenti ripercussioni positive sull’intera collettività”.

4 commenti

  1. IL PROBLEMA NON E’ LA BRAVURA DEL SINGOLO DOTTORE, MA E’ IL VALORE DELLA LAUREA ESTERA COMPATIBILE CON GLI STUDI IN ITALIA. LEGGENDO LA MATERIA DERMATOLOGIA, SI SPERA CHE QUESTI MEDICI, SIANO MOLTO BRAVI. BISOGNA DIRE CHE LA DERMATOLOGIA E’ DIFFICILE NELLA CURA. IO STESSO COMBATTO CON PROBLEMA DI PELLE DA OLTRE 20 ANNI. SPERIAMO BENE PURCHE’ LA LAUREA ESTERA NON SIA COME LA LAUREA DELLO STATO DI TIMBUCTU’ O DELLA SHANGRI-LA’ SI SPERA SEMPRE. IO STESSO CONOSCO MEDICI STRANIERI E SPECIALIZZANDI DALL’AFRICA E DALL’ASIA CHE FREQUENTANO GLI OSPEDALI DI MILANO. SE SONO BRAVI CHE BEN VENGANO. MATERIE SNERVANTE E LUNGHISSIMA PER LA CURA.

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  2. IL PROBLEMA NON E’ LA BRAVURA DEL SINGOLO DOTTORE, MA E’ IL VALORE DELLA LAUREA ESTERA COMPATIBILE CON GLI STUDI IN ITALIA. LEGGENDO LA MATERIA DERMATOLOGIA, SI SPERA CHE QUESTI MEDICI, SIANO MOLTO BRAVI. BISOGNA DIRE CHE LA DERMATOLOGIA E’ DIFFICILE NELLA CURA. IO STESSO COMBATTO CON PROBLEMA DI PELLE DA OLTRE 20 ANNI. SPERIAMO BENE PURCHE’ LA LAUREA ESTERA NON SIA COME LA LAUREA DELLO STATO DI TIMBUCTU’ O DELLA SHANGRI-LA’ SI SPERA SEMPRE. IO STESSO CONOSCO MEDICI STRANIERI E SPECIALIZZANDI DALL’AFRICA E DALL’ASIA CHE FREQUENTANO GLI OSPEDALI DI MILANO. SE SONO BRAVI CHE BEN VENGANO. MATERIE SNERVANTE E LUNGHISSIMA PER LA CURA.

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  3. DIMENTICAVO DI DIRE CHE LE CURE DERMATOLOGICHE SONO COSTOSISSIME.

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  4. DIMENTICAVO DI DIRE CHE LE CURE DERMATOLOGICHE SONO COSTOSISSIME.

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