Alla ricerca di un pronto riscatto dopo il positicipo del "monday night" con i campioni d'Italia in carica di Sassari, il patron di Capo d'Orlando Enzo Sindoni salutando la stampa prima di lasciare il "PalaFantozzi" aveva tuonato: "Sono sicuro che domenica contro Brindisi vedremo un'Orlandina diversa, più combattiva".

Un invito evidentemente formulato e raccolto anche dallo staff tecnico e dalla squadra che si presenterà per la seconda volta consecutiva davanti ai propri tifosi con la certezza di poter aver un contributo maggiore rispetto alla precedente uscita dai due reduci da infortuni Ilievski e Stojanovic, con quest'ultimo soprattutto che potrà crescere soprattutto aumentando l'intensità agonistica con il crescere dei minuti in campo ed una migliore condizione atletica dopo un lungo stop.

"Per presentare la prossima gara, basterebbe dire che vogliamo vincerla a qualsiasi costo – esordisce deciso l’allenatore Giulio Griccioli nella conferenza pre gara – dobbiamo avere fiducia in noi stessi e farci guidare dal nostro pubblico. Voglio ringraziare quanti ci seguono con passione e tifano per noi al PalaFantozzi e anzi spronarli a farlo ancora anche nei momenti di difficoltà che possono capitare. Noi vogliamo sempre vincere, a volte non ci riusciamo, ma diamo sempre tutto quello che abbiamo".

"Sarà una gara difficile, ma – prosegue il tecnico toscano – non dobbiamo pensare a nulla, se saremo stanchi difenderemo e lotteremo con le ginocchia e se non ce la faremo più, lo faremo sulle anche. Faremo battaglia tutti insieme, sono sicuro che chiunque verrà a vederci si farà sentire. Per fare bene contro chiunque in questo campionato, secondo me basta semplicemente volerlo e crederci sempre, senza abbattersi se qualcosa non va per il verso giusto".

"Non siamo quelli della scorsa gara, siamo sicuramente meglio, lo abbiamo dimostrato e possiamo dimostrarlo ancora – tuona a parole Nika Metreveli nella sala stampa Di Noto presentando il match – abbiamo recuperato tutti gli infortunati e adesso dobbiamo migliorare la chimica di squadra ed entrare tutti in condizione. L’essere tutti disponibili ci aiuta negli allenamenti perché ci permette di ruotare ed aumentare l’aggressività e l’energia. Questa settimana abbiamo lavorato tanto atleticamente e tatticamente, basta crederci sempre e possiamo toglierci delle soddisfazioni".

"Anche contro Sassari – prosegue il lungo georgiano ma di formazione cestistica italiana – cercavo di non guardare il tabellone e metterci tutta l’energia che avevo sperando di rosicchiare dei punti, bisogna lottare sempre al di là del risultato. Siamo un bel gruppo, stiamo spesso insieme anche fuori dal campo, andiamo a mangiare insieme e passiamo tanto tempo in gruppo. Ogni gara che viene è la più importante, adesso siamo concentrati totalmente su Brindisi".

Metreveli poi parla del movimento nella sua Nazione, e del giovanissimo Levan Babilodze (1998) arrivato in città ad agosto per giocare nelle formazioni giovanili: "In Georgia la pallacanestro deve ancora svilupparsi al meglio, ci sono tanti giovani che hanno caratteristiche fisiche e atletiche per emergere, ma devono imparare ancora come si gioca e sono costretti a lasciare la nazione. Sono contento che Babilodze sia arrivato qui: Capo d’Orlando è l’ideale per crescere. Ci sono allenatori che lo seguono tutti i giorni dalla mattina alla sera e lui ha già iniziato a migliorare".

(Giuseppe D'Amico)