L'Orlandina rimonta Pesaro, ma alla fine cede i due punti ed ora Griccioli rischia

L’Orlandina rimonta Pesaro, ma alla fine cede i due punti ed ora Griccioli rischia

L’Orlandina rimonta Pesaro, ma alla fine cede i due punti ed ora Griccioli rischia

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domenica 20 Dicembre 2015 - 22:01

Nel dodicesimo turno della Serie A la compagine paladina guidata da coach Griccioli cade per 69-72 al cospetto di Pesaro dopo un'incredibile rimonta vanificata in un finale che alimenta rimpianti. Assenti per infortuni Jasaitis e Nicevic, la squadra di Capo d'Orlando ritornerà in campo mercoledì 23 a Trento e poi domenica 27 ancora al "PalaFantozzi" con Avellino.

L'Orlandina Basket stecca la delicata sfida salvezza con Pesaro che espugna per 69-72 il "PalaFantozzi" nella dodicesima giornata di Serie A e compie l'aggancio in classifica ai paladini di coach Giulio Griccioli che erano in emergenza per la simultanea assenza di Jasaitis e Nicevic, entrambi alle prese con infortuni.

Una sfida in cui le sensazioni e gli umori si mischiano e si condensano tra il surreale di un'iniziale sfida a senso unico degli ospiti che azzeccano tutti i tiri dall'arco ed una squadra di casa inguardabile, e poi le parti invertite nella ripresa con riscrivere l'impossibile di una rimonta della squadra di Capo d'Orlando che torna ad assaporare il vantaggio, per vanificarlo in un delicato finale giocato sulla lama del rasoio con esito avverso.

Coach Griccioli conferma nello starting Laquintana in regia, Basile rileva i compiti di Jasaitis affiancando Perl, ed il tandem americano Bowers-Oriakhi nella front line. Dall'altro lato il coach marchigiano Paolini risponde con Christon, Ceron, Daye, Lacey e Candussi.

Gli americani in campo, da una parte e dall'altra, si rivelano la croce per gli uni e la delizia degli altri. Oriakhi è lento e impacciato e Bowers intermittente e con troppe pause, dall'altra parte il figlio d'arte Austin Daye conferma un bagaglio tecnico di altra categoria (il padre Darren giocò a Pesaro alla metà negli anni ottanta) e con Lacey spariglia le carte.

Il primo quarto si chiude sul 19-23 per gli ospiti che strabiliano con un 5/6 dall'arco, Capo d'Orlando seppur non brillando e giocando sotto ritmo resta in scia, ma è un'illusione perché nel secondo periodo la musica non cambia e Pesaro meritatamente allunga portandosi al riposo sul 30-45 con i giocatori di casa che rientrano negli spogliatoi tra i sonori fischi dei propri sostenitori.

Al rientro è tutta un'altra partita. Capo d'Orlando si ripresenta sul parquet con Ilievski in regia e Stojanovic da ala, ma quel più si nota è un atteggiamento mentale cambiato, si gioca all'attacco e punto dopo punto il distacco scende ed il coraggio cresce al pari della consapevolezza che la gara è ancora aperta.

Con ancora due primi e spiccioli sul cronometro il distacco scende a quattro punti, ma bastano due azioni non ottimamente gestite che Pesaro torna a pungere con l'ex barcellonese Shepherd e il mostruoso Daye (28 punti finali, 16 rimbalzi, 2 stoppate), poi a far tornare la voce al tifo sugli spalti è l'eterno Gianluca Basile che firma prima una tripla e poi un tiro dalla media per il 55-60 con i direttori di gara che prima di riconoscere la validità del canestro chiedono l'ausilio del replay.

Nuove energie vitali per compiere il riaggancio arrivano dal giovane play pugliese Tommaso Laquintana che si sbatte con ardore e guida con un redivivo Laurence Bowers nel tallonamento punto a punto, e poco oltre la metà arriva anche il sorpasso del 67-66.

Pesaro ricorre al time out, ma in attacco anche al rientro non sembra riuscire a ritrovare il feeling con la retina, al contrario dall'altro fronte Capo d'Orlando è sciupona con Stojanovic e Oriakhi, si porta a +3 sempre con Bowers, ma perde in lucidità e l'emblema è Laquintana costretto ad una serie di falli consecutivi che portano al controsorpasso per 6970 i marchigiani, Capo d'Orlando ha il cronometro e le occasioni palla in mano per chiudere in proprio favore, ma i secondi finali volano via tra i rimpianti, l'ultima palla arriva dopo un time out nelle mani di Basile che è stoppato nel tentativo di tiro da due da Daye che innesca il contropiede che sancisce il suggello del 69-72 per gli ospiti.

Per Capo d'Orlando una nuova delusione davanti al proprio pubblico che sognava un successo quale dono sotto l'Albero di Natale, ma invece deve fare i conti con i rimpianti e forse dovrà ripensare concretamente a qualche modifica nel roster di una panchina che sembra tremare sotto i piedi di Griccioli.

All'orizzonte però arrivano nuovi impegni di campionato: mercoledì si gioca a Trento, caduta oggi a Cantù perdendo il primato, e poi domenica in casa con Avellino. Dagli altri campi arrivano anche risultati positivi delle rivali dirette Bologna e Torino, ed anche questi sono segnali da non trascurare.

Tabellino

Capo d'Orlando-Pesaro 69-72

Parziali: 19-23; 11-22 (30-45); 25-15 (55-60); 14-12 (69-72);

Capo d'Orlando: Laquintana 9 (3/8 da due, 1/5 da tre), Perl 12 (6/10 da due, 0/1 da tre, 0/1 liberi), Basile G. 11 (2/4, 2/4, 1/2), Bowers 19 (6/9, 2/4, 1/2), Oriakhi 3 (1/6 da due, 1/4 liberi), Ilievski 5 (1/3 da tre, 2/3 liberi), Stojanovic 8 (1/7 da due, 2/4 da tre), Metreveli 2 (1/3 da due, 0/1 da tre), Galipò G. ne, Irhing ne, Galipò M. ne, Vujicevic ne. Coach: Giulio Griccioli.

Pesaro: Christon 12 (4/9 da due, 0/2 da tre, 4/4 liberi), Ceron 3 (0/1 da due, 1/4 da tre), Lacey 15 (4/6, 2/3, 1/2), Daye 28 (7/13, 4/6, 2/2), Candussi (0/1 da due), Basile N. 3 (0/1 da due, 1/3 da tre),Shepherd 9 (3/4 da due, 1/2 da tre), Gazzotti (0/2 da tre), Walker 2 (1/3 da due), Solazzi ne. Coach: Giovanni Paolini.

Arbitri: Luigi Lamonica, Mark Bartoli e Alessandro Nicolini.

Risultati del 12° Turno di Serie A
Cantù-Trento 87-77
Reggio Emilia-Caserta 87-62
Venezia-Varese 84-58
Bologna-Pistoia 76-72
Cremona-Avellino 64-58
Capo d'Orlando-Pesaro 69-72
Torino-Sassari 86-83 dts
Milano-Brindisi 77-72
Classifica: Cremona, Milano, Reggio Emilia 18; Pistoia e Trento 16; Venezia e Sassari 14; Brindisi 12; Avellino e Cantù 10; Bologna, Capo d'Orlando, Caserta, Pesaro e Varese 8; Torino 6.

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