I sindacati di base: "Rappresentiamo 400 operatori, parteciperemo ai tavoli"

I sindacati di base: “Rappresentiamo 400 operatori, parteciperemo ai tavoli”

I sindacati di base: “Rappresentiamo 400 operatori, parteciperemo ai tavoli”

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lunedì 12 Novembre 2018 - 08:33

In un comunicato stampa congiunto Isa, Orsa e Movimento spontaneo dei lavoratori ribadiscono il dissenso a qualsiasi tentativo della triplice di voler estromettere dalle trattative sui servizi sociali i sindacati autonomi e di base

Sui servizi sociali continua il botta e risposta tra il fronte del “no” alla firma del Salva Messina (ovvero Fp Cgil e Fp Uil) ed il fronte del sì, in questo caso rappresentato da ISA, Orsa, Movimento spontaneo lavoratori che mette nel mirino anche la Cisl (che fa parte della “triplice”).

Esprimiamo dissenso nei confronti del comportamento di Fp Cgil e Fp Uil che continuano a rimarcare che la nostra presenza in sede di contrattazione non sarà gradita- scrivono Isa, Orsa e Movimento spontaneo– Conosciamo bene le norme restrittive sulla contrattazione che per blindare la trattativa conferiscono, in modo auto-referenziale, totale sovranità alle tre sigle confederali ma questa volta gli accordi fra controparti che si legittimano a vicenda non hanno impedito ai lavoratori di scegliere liberamente di farsi rappresentare dai sindacati di base e dal movimento spontaneo appena costituito. 400 operatori dei servizi sociali hanno scelto la linea della base autonoma che non intende sottostare al diktat politicizzato delle segreterie sindacali, un centinaio di unità restano spalmate tra Cisl, Cgil e Uil”.

I sindacati di base si dicono pronti anche ad una mobilitazione di piazza dei lavoratori del comparto dei servizi sociali ed annunciano che dopo la pronuncia del consiglio comunale sul Salva Messina e in particolare sulla costituzione dell’agenzia speciale Messina Social City, I.S.A. O.R.S.A. e Movimento dei lavoratori, presenzieranno i tavoli di contrattazione in rappresentanza degli operatori del terzo settore, come stabilito nel tavolo comunale fra le parti trattanti.

Chi è rimasto fuori dal confronto non è nelle condizioni di dettare le regole, se la norma obbliga le aziende a convocare i firmatari del CCNL è anche vero che nessuna Legge vieta alle stesse aziende di confrontarsi con altre realtà rappresentative.

In una fase così delicata non si può consegnare il destino dei lavoratori nelle mani di chi non li ha tutelati nemmeno negli ultimi tavoli tecnici, non firmando il Salva Messina che ha tutelato i livelli occupazionali. La democrazia partecipata dal basso che si è consolidata durante la lunga trattativa del Salva Messina ha restituito dignità ai lavoratori, stanchi di farsi rappresentare da organizzazioni di vertice che non tengono in considerazione il loro mandato. Difenderemo il diritto a rappresentare i nostri associati con ogni strumento, anche con la lotta diretta in piazza e senza permessi retribuiti”

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