Metromare, l'assessore regionale Bartolotta domani sarà al Ministero

Metromare, l’assessore regionale Bartolotta domani sarà al Ministero

Rosaria Brancato

Metromare, l’assessore regionale Bartolotta domani sarà al Ministero

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martedì 05 Marzo 2013 - 13:16

Domani gli assessori Bartolotta e Fedele saranno a Roma al ministero dei Trasporti per trovare una soluzione che scongiuri la chiusura del servizio Metromare a giugno.

I tempi stringono e domani gli assessori regionali ai trasporti di Sicilia e Calabria, Nino Bartolotta e Luigi Fedele, uniranno le forze per trovare una soluzione alla chiusura del servizio di trasporto marittimo passeggeri tra le due sponde. Domani Bartolotta e Fedele saranno a Roma per incontrare il responsabile del Ministero alle infrastrutture ed ai trasporti e chiedere un intervento che scongiuri la fine di Metromare, che rischia di non fare più la spola tra le due sponde da fine giugno. E’ vero che non ci sono finanziamenti nelle casse dello Stato, che infatti ha tagliato proprio le risorse destinate al servizio, ma si può comunque trovare una soluzione tampone che garantisca la continuità di un servizio divenuto indispensabile per pendolari e viaggiatori. Le corse che quotidianamente collegano Messina con Villa San Giovanni e Reggio Calabria sono talmente affollate da non fa comprendere come sia possibile privare due città del servizio, che tra l’altro grazie ai bus navetta rende possibile anche raggiungere l’aeroporto di Reggio Calabria. Tagliare le gambe al collegamento equivarrebbe anche a fare un favore ai privati che ritornerebbero ad avere anche il monopolio del traffico passeggeri tra Scilla e Cariddi. La soluzione intermedia potrebbe essere quella di ottenere una proroga fino a fine dicembre in attesa della pubblicazione del bando di gara per il 2014. Le risorse necessarie non dovrebbero essere superiori ai 4 milioni di euro ed in ogni caso, con l’ausilio delle due Regioni, Sicilia e Calabria, dovrebbe essere possibile scongiurare il peggio. Per la verità il servizio Metromare più che soppresso dovrebbe essere addirittura potenziato, migliorandone la sinergia con gli orari dei treni e magari ripristinando quel collegamento con il pontile dello scalo Minniti durato lo spazio di un mattino. A rischio c’è quella continuità territoriale garantita dalla Costituzione che le Ferrovie hanno da tempo accantonato e che non può essere affidata in gestione solo ai privati.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Una domanda:
    ma Bartolotta, uomo di Genovese, può essere veramente “libero” nel difendere la continuità della Metromare?

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