Settimana decisiva in casa Acr Messina: direttore sportivo, allenatore e campagna abbonamenti

Settimana decisiva in casa Acr Messina: direttore sportivo, allenatore e campagna abbonamenti

Simone Milioti

Settimana decisiva in casa Acr Messina: direttore sportivo, allenatore e campagna abbonamenti

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domenica 03 Luglio 2022 - 06:46

La squadra del presidente Sciotto deve sciogliere i nodi direttore sportivo e allenatore in questa settimana. Dopo si potrà cominciare a parlare di mercato. Tutti i nomi vicini alla realtà peloritana

MESSINA – Ha ripreso slancio l’avventura della biancoscudata guidata da Pietro Sciotto che ha vissuto un’ultima stagione complicata sia in campo che fuori. Sembrava al tramonto, un rapporto destinato a finire, ma il presidente, primo vero tifoso della squadra, ha rilanciato per un sesto anno alla guida della squadra peloritana che si sta cercando in tutti i modi di rendere memorabile.

Dopo le rassicurazioni avute dal presidente Sciotto da parte del neo-sindaco Basile la società giallorossa ha accolto con piacere la proposta di crowdfunding dei tifosi. Sul sito Eppela la campagna “Tanto, Quanto” ha superato le 400 donazioni e i 35mila euro raccolti in poco più di una settimana. Il prossimo passo sarà la tanto attesa campagna abbonamenti da cui si spera arrivi altrettanto forte la risposta della città per l’Acr Messina.

Per il mercato è tutto fermo in via di definire il direttore sportivo e soprattutto l’allenatore che guiderà la squadra in Serie C nella stagione 2022/2023, che ricordiamo inizierà con la Coppa Italia a fine agosto, il 21. L’unico gradito ritorno tra le fila biancoscudate al momento è la solidarietà di Nino Frassica che si è detto disponibile ad essere testimonial della squadra.

Direttore sportivo, conferma per Pitino?

I nomi in lizza sono due. Il primo, che sembra andare verso la riconferma, è quello di Marcello Pitino, arrivato a fine gennaio con il chiaro obiettivo di salvare la squadra. Missione compiuta per il dirigente ragusano che era già stato autore di un’altra salvezza in Serie C per il Messina nel 2016/2017. Ma il dubbio, che evidentemente molti hanno, è se sia l’uomo giusto anche per puntare ad un campionato di vertice dove, a questo punto, l’obiettivo non dichiarato è centrare i playoff di categoria, se non addirittura di più.

Il secondo nome che girava intorno agli ambienti del Messina negli ultimi giorni era quello di Giuseppe Pavone, ex-calciatore e adesso dirigente nato a Barletta. Le voci intorno al suo arrivo a Messina sarebbero state legate soprattuto al buon rapporto che ha avuto con Zeman con cui negli anni ’80 ha costruito il Foggia dei miracoli. In un certo senso sarebbe stato il jolly per avere qualche possibilità in più di portare l’allenatore boemo in riva allo Stretto, mentre accostato al nome di Pitino l’allenatore dovrebbe essere Auteri.

Quattro nomi per la panchina

Zdenek Zeman è il sogno e al tempo stesso vecchio pallino di Sciotto che prova a nasconderlo ma da sempre prova a portarlo a Messina. Vedremo se questa volta sarà l’occasione giusta. Non abbiamo dubbi che con il boemo in panchina l’Acr Messina avrebbe una chiara matrice offensiva impostata sul 4-3-3 tanto caro al suo allenatore. Sarebbe un connubio forte tra una piazza calda come quella peloritana e lo storico e particolare allenatore che porterebbe visibilità al campionato della squadra. Soprattutto sarebbero in tanti giocatori giovani emergenti che non vedrebbero l’ora di farsi allenare nel contesto che si verrebbe a creare.

Il secondo nome che circola con molta insistenza è quello di Gaetano Auteri molto legato al ds Pitino che in caso di riconferma avrebbe un rapporto privilegiato con il tecnico siracusano. Se la prima scelta Zeman non dovesse concretizzarsi per Sciotto in seconda fila ci sarebbe Auteri. Nelle ultime tre esperienze in panchina sono arrivati tre esoneri per lui con Catanzaro, Bari e Pescara, ma il classe 1961 ha esperienza nella terza serie e da allenatore ha vinto in C2, C1 e recentemente il girone C di Lega Pro nel 2015/2016 con il Benevento. Auteri è famoso per utilizzare un modulo (3-4-3) con la difesa a tre, ma a differenza di Capuano preferisce comunque avere il tridente davanti.

I meno plausibili

Un altro nome accostato alla società è quello di Domenico Giampà. L’ex giocatore biancoscudato, adesso allenatore del Città di Sant’Agata, ha compiuto un vero e proprio miracolo portando la squadra nebroidea da quella che doveva essere una tranquilla salvezza ai playoff in Serie D. Anche lui predilige una squadra più offensiva e utilizza il 4-3-3, forse viene visto come un’alternativa a Zeman? Sembra però più un riconoscimento di stima per il lavoro fatto e per il suo passato a Messina poiché è davvero difficile vederlo sulla panchina dell’Acr Messina in questa stagione. Troppo recente il ricordo non entusiasmante nei numeri dell’operazione Sullo dell’inizio scorso anno.

Infine giusto menzionare Ezio Raciti, l’allenatore catanese è stato un papà della squadra che si è salvata e a caldo dopo la salvezza non ci sarebbero stati dubbi circa la sua riconferma. Ripartire da una media di oltre due punti a partita, definita “media playoff” dallo stesso Raciti, e un gruppo consolidato, “lo zoccolo duro da non disperdere”. Col passare delle settimane però, e con l’asticella degli obiettivi che si alza, sembra che Raciti non potrà essere l’allenatore della prima squadra. Per Daniele Cinelli vice di Raciti, anche se Sciotto ha sempre inteso il duo come un tandem, potrebbe invece esserci posto nel prossimo Messina. Nel nuovo staff tecnico, ma dipenderà sia dal prossimo direttore sportivo che dal prossimo allenatore, infatti potrebbe esserci una sorta di continuità rappresentata proprio dall’assistente tattico laziale.

Giocatori sotto contratto con l’Acr Messina

Venendo invece ai giocatori che comporranno la prossima rosa dell’Acr Messina ripartiamo dalle certezze contrattuali, ovvero i giocatori che sono sotto contratto almeno fino al 2023 che sono 15. I portieri Fusco e Lewandowski, mentre Caruso che ha giocato solo due minuti dal suo arrivo a gennaio aveva un contratto solo fino a giugno.

In difesa ancora legati al Messina gli esterni Morelli, Rondinella e Gonçalves, insieme ai centrali Celic e il capitano Carillo. Tanto affollamento a centrocampo con Fofana, Matese, Simonetti, Konate e Fazzi. In attacco invece ancora a Messina Baldè, Catania e Di Stefano, l’unico legato alla società biancoscudata sino al 2024. Sul reparto offensivo comunque bisognerà mettere mano in modo importante, nella scorsa stagione è stato quello che ha funzionato meno.

Il direttore sportivo che verrà e dovrà il mercato deciderà se provare a intavolare trattative per far rimanere alcuni giocatori che a Messina si sono trovati bene e sono senza contratto: Rizzo, Russo e Piovaccari. O ancora se sacrificare qualcuno per fare un mercato di un certo livello, al momento sono in due che sembrano avere abbastanza interesse dalle altre società: Fofana e Gonçalves, due pedine che farebbero comodo al prossimo allenatore.

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