Cultura

Shakespeare arriva al Vittorio Emanuele. Venerdì 22 la prima di Molto rumore per nulla

“Molto rumore per nulla” arriva al Teatro Vittorio Emanuele. La celebre commedia shakespeariana ambientata proprio a Messina, riletta e adattata dalla regia del messinese Giampiero Cicciò, sarà portata in scena, dal 22 al 27 ottobre, da un cast composto prevalentemente da attori messinesi di rilievo nazionale. 

Venerdì 22 e sabato 23 ottobre ore 21. Domenica 24 ore 17.30. Martedì 26 e mercoledì 27 ore 10.30 appuntamento con le scuole.

Due appuntamenti, infatti, all’interno del progetto Madre Teatro, saranno dedicati agli studenti delle scuole per confrontarsi con interpreti e regista.

Shakespeare contemporaneo

La regia di Cicciò,qui l’intervista, unica per il legame e la conoscenza del territorio accanto all’esperienza maturata fuori e alla visione attenta della realtà, vuole far riflettere sull’uomo contemporaneo tramite il genio eterno di Shakespeare e la profondità del sentire da lui raccontato.

Ad immergere la storia in una cornice pienamente contemporanea è la sua messa in scena all’avanguardia, grazie a strumenti digitali e innovativi. La progettazione video di Giovanni Bombaci, con il suo videomapping, si intreccia con la narrazione, donandole una realtà aumentata. La musica intraprende un percorso tra tradizione e innovazione grazie ai brani originali firmati da Dino Scuderi. Le scene e i costumi di Francesca Cannavò aggiungono, infine, fantasia e coinvolgimento al tutto.

Ma il vero intento della narrazione è riflettere su quanto quei sentimenti siano contemporanei, eternamente presenti in ciascuno di noi. La storia di Cicciò non vuole portare sul palco personaggi ma persone, con le loro emotività, la loro autenticità ma anche le loro maschere.

“Raccontiamo sentimenti che restano gli stessi tanto nel 1598, quando il poeta scriveva l’opera, tanto oggi mentre noi la rileggiamo. Sono dei sentimenti talmente contemporanei che le dinamiche direzionali da seguire oggi sono identiche. La stessa fragilità, la stessa paura di dire ‘io sono così’, ‘io ti amo’ o ‘io non ti amo’; esattamente nello stesso modo in cui lo direbbero gli adolescenti del 21esimo secolo. Per essere contemporanei dobbiamo leggere Eschilo, Schiller, dobbiamo leggere Shakespeare” spiega il regista.

Traduzione e adattamento di Giampiero Cicciò; Regia di Giampiero Cicciò
Scene e costumi di Francesca Cannavò

Musiche di Dino Scuderi
Disegno luci di Lorenzo TropeaVideoproduzioni Giovanni Bombaci Movimenti di scena Sarah Lanza

con
Beatrice: Federica De Cola

Benedetto: Eugenio Papalia

Carruba: Luca Fiorino

Don Pedro: William Caruso

Don Juan: Adele Tirante

Claudio: Giuseppe De Domenico

Leonato: Daniele Gonciaruk

Antonio: Luca Notari

Borraccio: Francesco Bonaccorso

Frate Francesco: Antonio Fermi

Ero: Giulia De Luca

Margherita: Mariapia Rizzo

Orsola: Cristina La Gioia

Direzione dell’allestimento Ioannis Piperopuolos

Assistente alla regia Antonio Previti

Fonico Alessandro Innaro
Luci Walter Macrì
Realizzazione costumi Sartoria Pipi

Produzione EAR Teatro di Messina