Si schianta contro mezzo di Messina Servizi, la battaglia della mamma

Si schianta contro mezzo di Messina Servizi, la battaglia della mamma

Alessandra Serio

Si schianta contro mezzo di Messina Servizi, la battaglia della mamma

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venerdì 18 Novembre 2022 - 17:29

Altri 4 indagati e Messina Servizi citata come responsabile civile per la morte a 28 anni di Luciano Galletta

MESSINA – La società Messina Servizi Bene Comune sarà responsabile civile al processo per l’incidente costato la vita a Luciano Galletta, il 28enne schiantatosi con lo scooter contro la parte posteriore di un mezzo della municipalizzata, mentre gli operai lavoravano alla scerbatura di un’aiuola di via Catania, nel 2019.

Messina Servizi sarà responsabile civile

Lo ha deciso il Tribunale che sta vagliando le responsabilità penali del responsabile di cantiere della municipalizzata. L’operaio di 59 anni è accusato di omicidio stradale, ma anche la società ora è chiamata in causa e dovrà risarcire la famiglia, nel caso di condanna.

La richiesta, accolta dai giudici, è arrivata dall’avvocata Rosy Spitale che assiste la mamma di Luciano, mentre l’imputato è difeso dagli avvocati Andrea Borzì e Salvatore Silvestro. Dopo questo passaggio, il processo entrerà ora nel vivo e alle prossime udienze saranno sentiti i consulenti tecnici che hanno ricostruito l’incidente.

Per gli altri operai a lavoro quella sera nella piazzola sparti traffico tenuta a verde, intanto, il sostituto procuratore Roberta La Speme ha siglato la fine degli accertamenti, spiccando 4 avvisi di garanzia. Sono ora quindi indagati per omicidio colposo in concorso, in attesa del vaglio preliminare. Inizialmente la Procura aveva chiesto per loro l’archiviazione, ma la famiglia si è opposta chiedendo un approfondimento degli accertamenti e l’imputazione anche per loro.

La battaglia di una mamma

L’accusa si basa sul fatto che il camioncino non era ben segnalato, non era stata collocata la segnaletica prescritta, e quindi non era visibili come necessario al giovane che quella sera tornava a casa, a Contesse, dopo un turno di lavoro.

A portare avanti la battaglia per fare luce sulle responsabilità nella morte di Luciano è stata in particolare la mamma Pina Irrera, che QUI RACCONTA LA STORIA DI SUO FIGLIO.

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