L'allarme dell'Avis: "A rischio la raccolta di sangue ed emoderivati"

L’allarme dell’Avis: “A rischio la raccolta di sangue ed emoderivati”

Rosaria Brancato

L’allarme dell’Avis: “A rischio la raccolta di sangue ed emoderivati”

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venerdì 04 Gennaio 2013 - 16:49

Il presidente provinciale dell'Avis scrive all'assessore regionale Lucia Borsellino ed al prefetto Stefano Trotta per segnalare l'allarme. Nonostante le richieste d'incontro avanzate al commissario dell'Asp Magistri per il rinnovo della convenzione non è mai arrivata risposta. Inoltre i medici impegnati nella raccolta domenicale a causa del mancato avvio del progetto, non saranno più disponibili.

La raccolta sangue a Messina è a rischio e il presidente provinciale dell’Avis Pasquale Bucolo si rivolge direttamente all’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino, al governatore Crocetta ed al prefetto Trotta per un incontro ed un intervento volto a scongiurare il peggio.

Da tre mesi infatti l’Avis chiede inutilmente un incontro con il commissario dell’Asp 5 Manlio Magistri, per rinnovare la convenzione per la raccolta del sangue e degli emoderivati come previsto dalla legge 21/2005 e che è scaduta nel marzo scorso.

“Il mancato rinnovo della convenzione- scrive Bucolo- si è trasformato in un boomerang sociale che pone a rischio la popolazione a cui l’Avis, in assenza di convenzione non potrà più garantire i servizi di reperimento e raccolta sangue”.

A mettere nero su bianco tale difficoltà è stata anche una lettera dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale, sottoscritta dal primario, Mario Alessi, e da tutti i collaboratori del reparto, medici e tecnici e che è stata indirizzata alla direzione sanitaria di Taormina, a Magistri, al direttore sanitario dell’Asp5 Conti, al direttore amministrativo Munafò e per conoscenza ai presidenti delle Avis provinciali e locali.

Nella lettera il primario ed il suo staff raccontano le difficoltà incontrate nel 2012 dal personale medico e paramedico non ancora soddisfatto nelle spettanze economiche per la prestazione dei servizi di raccolta sangue ed annunciano che da questo mese non presteranno più alcun servizio esterno di raccolta sangue la domenica.

Il personale ed i medici del servizio d’immunoematologia del San Vincenzo, nella nota trasmessa il 13 dicembre scorso all’Asp, all’Avis ed alla direzione sanitaria dell’ospedale rilevano come il progetto che autorizza l’attività di raccolta sangue sul territorio dell’Asp non è stato approvato per motivi di carattere economico. “Nonostante ciò- si legge- i medici, gli infermieri e i tecnici si sono impegnati tutte le domeniche a raccogliere sangue nel territorio, a proprie spese ed a proprio rischio. Le Associazioni dei donatori che collaborano con il Simt di Taormina non hanno disponibilità di personale specializzato che consenta loro di operare in autonomia. Senza i medici l’attività di raccolta si ferma. Ma le donazioni di sangue sono indispensabili per le esigenze trasfusionali del nostro servizio, soprattutto per la Cardiochirurgia pediatrica e l’ematologia”.

Il dottor Alessi aggiunge come non si tratti solo di un problema economico, nonostante i medici siano costretti a spendere di tasca propria, quanto dell’assenza di un’autorizzazione formale ad espletare il servizio, dal momento che il progetto-obiettivo non è stato ancora autorizzato. Le ore festive accumulate quindi dal personale nel 2012, senza che venissero loro riconosciute in alcun modo, saranno recuperate sin da adesso e da questo mese sarà sospesa la raccolta. Le conseguenze sono immediate per le associazioni di volontariato come l’Avis che appunto senza il personale medico e paramedico non può materialmente effettuare la raccolta. Inutili sono state le richieste avanzate nel corso degli ultimi mesi da Bucolo al commissario dell’Asp 5 Magistri, pertanto anche la convenzione stipulata tra Avis ed Azienda sanitaria non è stata più rinnovata.

L’intera donazione quindi si ferma con l’inizio del 2013 con gravissime conseguenze per i degenti di tutti gli ospedali cittadini e mettendo in serie difficoltà operative gli stessi reparti. Non avendo altra strada Bucolo ha così deciso di rivolgersi all’assessore Borsellino e al prefetto Trotta per risolvere al più presto la situazione.

“Non mancherà a lei, assessore Borsellino- prosegue la lettera del presidente dell’Avis- intuire l’inquietante scenario che si potrebbe presentare tra pochi giorni, considerato che, ad esempio, nel 2012, l’Avis ha fornito all’Asp 5 oltre 9.000 flaconi di sangue che adesso, senza convenzione con l’associazione di volontariato finirà con il venir meno alle strutture ospedaliere”.

Bucolo aggiunge poi come a Messina vi sono due centri ospedalieri come l’oncologico del Papardo ed il Sirina di Taormina che quotidianamente usufruiscono della collaborazione dell’Avis.

“Il servizio non può essere vittima di inspiegabili logiche politiche o amministrative- conclude la lettera- e la problematica rischia di trasformarsi, a causa dell’inspiegabile modus agendi del commissario Magistri in una crisi irreversibile del settore della donazione del sangue, con gravissimi disagi per i messinesi”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. E inconcepibile come per mero interesse si mette a rischio la salute pubblica, che si dia immediato seguito alla richiesta, meglio meno stipendi per nullafacenti che bloccare la salute pubblica, incredibile …………..

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