Binari separati per la vertenza Servirail: la Cisl consegna le firme, Cgil, Uil e Orsa incontrano Russo

Binari separati per la vertenza Servirail: la Cisl consegna le firme, Cgil, Uil e Orsa incontrano Russo

Binari separati per la vertenza Servirail: la Cisl consegna le firme, Cgil, Uil e Orsa incontrano Russo

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mercoledì 11 Gennaio 2012 - 10:53

Ieri le Rsa di Cgil, Uil e Orsa (rappresentano una 50ina di lavoratori) hanno incontrato l’assessore ai Trasporti: la priorità è la ricollocazione in Fs. Oggi la Cisl ha consegnato le firme al prefetto. Convocati due tavoli a Palermo: uno questo venerdì, l’altro il 20 gennaio

La vertenza è una sola, è drammatica, è probabilmente la vertenza simbolo di una città sempre più “scartata”, dai trasporti alle infrastrutture. Ma i modi di affrontarla vogliono essere diversi perché diverse, per scelta di chissà chi, sono le bandiere sotto cui si è deciso di lottare per un unico obiettivo. L’obiettivo è salvare gli 85 posti di lavoro degli ex Servirail, e su questo non ci piove. Dovrebbe essere anche quello di salvare un concetto di continuità territoriale che è sacro perché riconosciuto dalla Costituzione ma ignorato da un’azienda, Ferrovie dello Stato, che dimentica di erogare comunque un servizio pubblico. E allora perché ancora una volta i sindacati agiscono su tavoli separati? La giornata di ieri è stata sintomatica: i lavoratori che organizzano una conferenza stampa autonoma, senza sigle né bandiere; la Cisl annuncia in solitaria la consegna delle firme contro il taglio dei treni notte al prefetto e al sindaco, informando anche di un incontro convocato a Palermo per l’apertura di un tavolo con il presidente della Regione Lombardo; Cgil, Uil e Orsa, da parte loro, da un lato anticipano i tempi e comunicano gli esiti di un incontro avuto ieri stesso con l’assessore regionale Pier Carmelo Russo, dall’altro annunciano un nuovo tavolo, sempre con Russo e con le Ferrovie, non per questo venerdì ma per quello dopo, il 20 gennaio. Lodevoli gli sforzi, per carità, ma che senso ha tutto questo? Che senso ha dividere tavoli, petizioni, proteste, incontri? Che senso ha che i sindacati si spacchino e viaggino su binari separati di fronte ad una vertenza così cruciale per la città? A nostro avviso tutto ciò, appunto, non ha senso e suona anche come qualcosa di ridicolo. Perché vorremmo capire, a questo punto, se ci sarà un tavolo questo venerdì con Lombardo, se ce ne sarà un altro venerdì 20 con Russo, se ci saranno entrambi, chi ci sarà e soprattutto quali saranno richieste e rivendicazioni.

Tornando alla cronaca, stamattina i lavoratori hanno consegnato, come preannunciato ieri dalla Cisl, le firme al prefetto Alecci, mentre la stessa operazione col sindaco Buzzanca avverrà domani perché oggi il primo cittadino ha vestito i panni di deputato a Palermo (si discute di doppio incarico, tra l’altro…). Ieri, invece, Cgil, Uil e Orsa, con i loro rappresentanti Rsa Fulvio Pisacane, Alessio Marabello e Piero Gatto, insieme ad alcuni lavoratori hanno avuto un incontro con l’assessore Russo a Palermo, promotore del quale è stato il deputato regionale dell’Udc Giovanni Ardizzone. Russo ha condiviso con i lavoratori e le Rsa il documento fornito proprio da Cgil, Uil e Orsa (al quale hanno aderito una cinquantina di lavoratori con le proprie firme), allineandosi alla priorità indicata proprio dai sindacati: la ricollocazione di tutti i dipendenti licenziati della Servirail nel gruppo Ferrovie dello Stato. Per quanto riguarda il ripristino dei treni notte, le Rsa ed i lavoratori presenti all’ incontro hanno comunicato che per loro è una questione prettamente politica e che potrebbero accettare di tornare a lavorare sui treni notte solamente qualora il servizio notte divenisse un settore di Trenitalia e non più un appalto, anche perchè il ripristino di uno o più treni notte costringerebbe i lavoratori a ritrovarsi nuovamente in un appalto ancor meno sicuro di prima e del quale si conosce già la data di fine che sarà tra 6 mesi (la durata dell’affidamento dell’ appalto concesso da Trenitalia), senza contare che l’azienda aggiudicataria risulterebbe ancora meno solida e sicura della precedente.

Russo si è associato alla posizione di Rsa e lavoratori, lasciando però aperto uno spiraglio anche a chi volesse comunque tornare a lavorare in appalto, separando così in due tavoli (tavoli su tavoli, sembrano scatole cinesi) la risoluzione dei dipendenti Servirail di Messina, il primo attinente la prioritaria ricollocazione dei lavoratori in Fs, sia a livello regionale che nazionale, ed il secondo invece attinente il ripristino dei treni notte. Giunti a questa intesa, Russo ha convocato tutti ad un nuovo incontro, alla presenza di Ferrovie dello Stato, per venerdì 20 gennaio, forse ignorando il fatto che Lombardo avesse concordato con Maurizio Bernava della Cisl un incontro per questo venerdì.

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