Smaltimento illecito ai cantieri Palumbo, assoluzioni in appello

Smaltimento illecito ai cantieri Palumbo, assoluzioni in appello

Alessandra Serio

Smaltimento illecito ai cantieri Palumbo, assoluzioni in appello

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giovedì 14 Ottobre 2021 - 20:00

Scagionati i vertici della società che gestiva un cantiere navale anche a Messina. L'inchiesta risale al 2011

Due assoluzioni, parecchie prescrizioni, la conferma di una parte residuale delle accuse per soltanto 3 imputati. E’ un ribaltone, rispetto alla sentenza del 2019, il verdetto d’appello al processo per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali ai Cantieri Navali Palumbo, tra il 2011 e il 2013.

La Corte d’Appello di Messina (presidente Sagone) ha assolto per non aver commesso il fatto Antonio Palumbo e Giuseppe Costa per non aver commesso il fatto. Loro non c’entravano, dunque, con le irregolarità riscontate dalla Finanza nei documenti di carico, trasporto e scarico dei rifiuti prodotti dai cantieri, che portarono al processo vertici, dipendenti e collaboratori esterni degli armatori.

Prescritti una parte deu reati per Raffaele Donnarumma, Salvatore Croce e Raffaele Palumbo, e “multa” ridotta per la Palumbo Spa e la Futura Sud, mentre la Stabia Yachting & Coating ne esce assolta. Per Raffaele Palumbo la pena scende a 4 anni, ma non ha più l’interdizione dalle cariche sociali se non temporanea, per 5 anni.

I tre dovranno pagare le spese legali alle parti civili, WWF e Comune di Messina, fino a 1650 euro ciascuno.

In primo grado il verdetto era stato di 7 condanne: 6 anni ai fratelli Palumbo, 4 anni e 2 mesi Scopelliti, Donnarumma e Croce, un anno e 10 mesi per Costa.

Il caso risale al 2011 quando la Forestale scoprì nella zona Falcata gli scarti di lavorazione dei cantieri. Scattarono quindi gli accertamenti delle Fiamme gialle che portarono alle accuse di irregolarità nelle operazioni di smaltimento, affidate ad una ditta esterna specializzata.

Impegnati nel processo gli avvocati Nino Favazzo, Roberto Materia, Aurora Notarianni, Gianfranco Briguglio, Giuseppe Puglisi Guerra.

Antonio Palumbo, alla guida di un gruppo che oggi fattura oltre 200 milioni di euro ed occupa oltre 1500 unità, difeso dagli avvocati Giro Sepe e Giulia Bongiorno, ha espresso grande soddisfazione per questa sentenza che ha ristabilito finalmente la verità su una vicenda amara che ha sconvolto la sua vita personale ed imprenditoriale.

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