Iniziativa organizzata dalla figlia Sonia. Presenti Marco Travaglio, Luigi de Magistris e tanti altri.
Sembra strano…Sonia Alfano parla di mafia in tutta Italia, qualche giorno fa è stata ospite di una scuola milanese dove ad accoglierla, tra gli applausi, c’erano piu di mille ragazzi, eppure per la propria città è quasi una sconosciuta o forse è conosciuta ma semplicemente scomoda.
Sono passati 15 anni da quel giorno in cui suo padre, Beppe Alfano, è stato trucidato dalla mafia davanti al portone di casa. Era un giornalista, uno di quelli veri, uno di quelli che non si fermava all’apparenza ma cercava di scavare, di scoprire, di dare la notizia vera; e in un territorio martoriato dalla mafia, come Barcellona Pozzo di Gotto, fare il giornalista vero non può che portare a scoprire fatti che è meglio non rendere pubblici, porta alla conoscenza di affari che l’omertà seppellisce sotto una coltre di calma sociale apparente. E invece Beppe Alfano non ci sta e indaga, scopre e pubblica notizie imbarazzanti per chi dall’omertà riceve i più grandi benefici. E firma la sua condanna a morte. Sonia ricorda benissimo quel giorno, ricorda ancora l’odore del sangue del padre rimasto per giorni davanti alla porta di casa, e da quel ricordo trae quel nutrimento che la spinge a girare in lungo e in largo l’Italia per ricordare a tutti che la mafia esiste ed è sempre più potente. Martedì 8 Gennaio sarà al palazzetto dello sport di Barcellona in mattinata e nel pomeriggio alle 17 nei locali dell’oratorio salesiano. Con lei ci saranno molti altri ospiti eccellenti tra cui Don Ciotti (che alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta celebrerà una Santa Messa in suffragio di Beppe Alfano),Luigi De Magistris, Giovanni Impastato, Marco Travaglio, Giuseppe Lumia e tanti altri (la locandina è scaricabile cliccando su “download-). L’iniziativa mira a coinvolgere più gente possibile e soprattutto i giovani delle scuole che sono stati contattati direttamente da Sonia Alfano con una lettera aperta agli studenti, in cui si denuncia anche l’assurda insensibilità manifestata verso l’evento da alcuni presidi delle scuole barcellonesi.
