La crisi non ha fermato gli amanti delle ferie da trascorrere oltre confine: i gusti dei cittadini dello Stretto rimangono però ancorati alla “tradizione”. Non attecchisce la cultura della vacanza “improvvisata” da organizzare, tappa dopo tappa, solo cartina in mano e zaino in spalla

Gli ombrelloni rimangono chiusi, le spiagge si svuotano, le strutture balneari vengano pian piano dismesse. Il litorale assume una malinconica dimensione autunnale. Anche i messinesi si preparano a salutare l’estate 2010. Un’estate da alcuni vissuta in modo “casalingo”, non troppo lontano dai lidi nostrani, da altri, in barba alla crisi, trascorsa fuori città, anche se solo per una o due settimane. Le difficoltà economiche non hanno infatti fermato gli affezionati della vacanza all’estero, della crociera (magari prenotata con qualche mese di anticipo così da sfruttare le offerte migliori), o perché no, soprattutto i più giovani, di un tour tra isole greche o Baleari.

I vacanzieri della città dello Stretto, in controtendenza rispetto a coloro che, secondo un recente studio effettuato su un campione di oltre 2000 utenti dei social network Facebook e Twitter, quest’anno hanno preferito il “fai da te”, continuano invece a privilegiare il viaggio organizzato. L’avventura zaino in spalla, stando almeno richieste avanzate da diretti interessati nelle diverse agenzie di viaggio della città, non sembra proprio essere attirare i messinesi amanti piuttosto del comfort e del relax magari a buon prezzo.

“Il turismo itinerante esiste – ci spiega Antonio dell’agenzia Albertour a cui sottoponiamo la domanda – ma riguarda una fetta estremamente ridotta del mercato turistico, soprattutto dalle nostre parti. Durante questi mesi mi è capitato di dare qualche suggerimento a ragazzi interessati a provare il brivido del viaggio fai da te ma sono rimasti casi isolati”. I gusti vacanzieri, anche per questo 2010, non hanno fatto registrare grossi cambiamenti rispetto al 2009. La crociera o il villaggio turistico, magari in Sicilia o Calabria (soprattutto nel mese di settembre), rimane la meta ideale delle famiglie con uno o due bambini, per i ragazzi invece spazio alle Cicladi, oppure Formentera o Ibizia che continuano a sbaragliare la concorrenza.

“Per il messinese poi – afferma Antonio – Sharm rimane il must”. Questo grazie anche ai voli charter in partenza da Catania che permettono di avere un notevole risparmio sul costo del biglietto aereo, la parte più “salata” della vacanza.

Non è mancato poi chi, rimanendo entro i confini italiani, ha deciso di trasferirsi da un’isola all’altra: “Abbiamo organizzato anche alcuni viaggi in Sardegna perché quest’anno Catania è stata servita anche di alcuni voli diretti. Una novità rispetto agli altri anni”.