Il funzionario di Polizia ucciso dalla mafia ha vissuto ininterrottamente nella nostra città dal 1941 al 1963
Il Consiglio Comunale ha deliberato la cittadinanza onoraria, alla memoria, a Giorgio Boris Giuliano, per l’encomiabile impegno di lotta alla criminalità organizzata. Nato a Piazza Armerina il 22 ottobre del 1930, Giuliano visse a Messina gli anni della formazione scolastica, frequentando anche l’università, ove si laureò in Giurisprudenza. Fu vice questore e capo della squadra mobile di Palermo, prima di essere ucciso dalla mafia il 21 luglio del 1979. La giunta municipale, su proposta dell’assessore alla toponomastica Carmelo Santalco, in occasione del trentunesimo anniversario della sua morte, gli ha intitolato la rotatoria all’incrocio tra viale Europa, via Catania e via Battisti.
Soddisfatto il coordinatore del Comitato Cittadino -100MESSINESI per MESSINA 2MILA8-Pietro Chillè.
“Questo valoroso funzionario di Polizia, che, con la Sua personalità ed il Suo esempio, ha illuminato la Sicilia e l’Italia – scrive in un comunicato – ha meritato giustamente questo importante riconoscimento della Cittadinanza Onoraria”
Il riconoscimento del Consiglio Comunale di Messina sarà conferito ufficialmente il prossimo 22 ottobre 2010, nel corso di una cerimonia che prevede la consegna, alla memoria, di una pergamena che attesterà la sua iscrizione simbolica tra la popolazione di questa Città.
Nel corso della stessa giornata (anniversario della Sua nascita) alla presenza della moglie Ines Maria Leotta, dei figli, del fratello Sandro e del Signor Questore di Messina,si terranno altre iniziative presso l’Università, la rotatoria di Viale Europa e presso Largo Risorgimento (piazza delle memorie), dove, per iniziativa del Comitato Cittadino, sono iniziate (in occasione del 30° della Sua uccisione) le attività “in onore di un figlio così generoso, Medaglia d’oro al valore civile, cui guardiamo – con rinnovato slancio – alla promozione di una coscienza sociale sempre più ritmata sui tempi della rinascita dei valori dell’appartenenza, della solidarietà e del senso civico”.
