Reparto chiuso per accertamenti
Questo è il triste dato registrato lo scorso fine settimana nel “Blocco parti” del reparto di ostetricia e ginecologia del Policlinico Universitario di Catania, che, per motivi precauzionali, è stato chiuso da lunedì scorso per accertamenti e sarà riaperto entro il 1 giugno prossimo.
In questi giorni sono stati eseguiti da carabinieri del Nas degli accertamenti conoscitivi, con l’utilizzo di tamponi per verificare l’eventuale presenza di germi. La Procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta che lo stesso procuratore, Enzo D’Agata, ha deciso di seguire in prima persona.
Secondo il vicedirettore sanitario, Paolo Adorno, «non ci sono collegamenti tra i quattro decessi» ma «un’insolita coincidenza statistica nel tasso di mortalità all’interno di un reparto in un lasso di tempo estremamente ristretto».
Nonostante la comprensibile interpretazione che ne da il “tecnico” resta, comunque, un dato di fatto: quattro donne, quattro famiglie stanno soffrendo in quello che sarebbe dovuto essere il momento più bello nella vita di una coppia.
La nascita di un bambino comporta emozioni, sensazioni, desiderio di stringere a sé quella creatura che si è attesa per nove mesi con sacrifici, aspettative e sogni; e tutto questo non può essere superficialmente giustificato con un riferimento alla statistica.
Se pensiamo poi che tali episodi sono accaduti nel nostro Paese, che spesso si vanta di essere all’avanguardia, allora, viene da dire che, forse, il settore della Sanità deve ancora compiere passi importanti….almeno nella nostra regione.
