L'Ocse chiede di rinunciare al provvedimento votato dal Senato o di modificarlo adeguandolo agli standard europei
Persino l’Ocse (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione economica europea), interviene sull’italianissima polemica che continua ad accompagnare l’approvazione del ddl intercettazioni. In un comunicato, infatti, la responsabile dei media Dunja Mijatovic, non fa mistero di essere preoccupata “per il fatto che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia, malgrado i ripetuti avvertimenti giunti da questo ufficio”.
L’Ocse chiede infatti al paese di rinunciare al provvedimento, o di apportare degli emendamenti che lo riportino in linea con gli standard internazionali di libertà di espression ed i paramentri stabiliti dalla stessa Organizzazione. “I giornalisti – conclude quindi la nota della Mijatovic – devono essere liberi di riferire su tutti i casi di pubblico interesse e devono poter scegliere come condurre un’inchiesta responsabile”.