E' mancato Emanuele Conti, esponente storico del PCI messinese

E’ mancato Emanuele Conti, esponente storico del PCI messinese

E’ mancato Emanuele Conti, esponente storico del PCI messinese

giovedì 18 Novembre 2010 - 19:45

La lettera ricordo di Antonio Currò (Giovani Comunisti/Rifondazione): ciao Elì

Compagni,

trovo appena la forza per condividere una notizia dolorosa, ieri mercoledì 17 Novembre 2010 si è spento Emanuele Conti, compagno storico di Messina e persona eccezionale, una malattia lunga e logorante lo ha strappato solo fisicamente da questa terra. Rimarrà impressa come un marchio a fuoco la sua inestimabile tenacia nell’aver partecipato al fianco di tanti compagni nel dopoguerra in Sicilia alla rinascita della vita politica. Ricordiamo l’impegno con Pancrazio De Pasquale per la creazione di Gioventù Siciliana, periodico politico intriso di letture e analisi della difficile situazione economica e sociale in Sicilia. Nel Cinquanta divenne segretario della Federazione provinciale del Pci a Reggio Calabria, nel Settanta a Messina consigliere provinciale e poi docente universitario. Proposto più volte dai dirigenti del PCI alla candidatura al parlamento scelse di restare immerso animo e corpo nelle arretrate realtà dell’entroterra siciliano, tessendo giorno dopo giorno un paziente lavoro politico nelle città e nelle campagne in difesa di lavoratori,disoccupati e partecipando in prima fila all’occupazione delle terre fino a subire l’arresto e il carcere nel ’52 a Castellana.

Caro Emanuele, Galvano Della Volpe, (grande filosofo Emiliano che insegnò per 26 anni a Messina) diede a te e a Pancrazio De Pasquale l’appellativo di “Giobbe della politica” circa la vostra grande pazienza con cui facevate attività politica nei territori siciliani. Ti riconoscesti a vita con questo epiteto, esattamente corrispondente alla tua storia politica, ma soprattutto alle tue scelte politiche. Dopo Rimini dicesti: ”Non ho aderito a nessuna organizzazione politica e partitica né unitaria né scissionista e questa mia non adesione è stata una precisa assunzione di un punto di osservazione non neutrale, ma espressione di un estremo slancio morale, di un’attesa che, dagli anni Novanta a oggi, ha coinciso con questo periodo di ricerca di una via più definita per la sinistra in Italia.Oggi, dopo la mutazione dal Pds ai Ds e, infine alla più recente nascita del Pd, le prospettive politiche restano ancora incerte”. Come darti torto.

Eli, (così ti chiamavano gli amici) ti ricordo con un nodo alla gola, ci siamo conosciuti nei momenti più bui della tua vita, quando giornalmente lottavi per una vita che per te non aveva più il sapore della vita. Tuttavia riuscivi giornalmente a darmi amorevolmente e con infinita pazienza sempre qualcosa che accresceva la mia conoscenza: la tua esperienza. Sì Emanuele, te l’ho sempre detto, nonostante le differenze di analisi e d’intervento che talvolta ci dividevano nelle nostre discussioni, trovavo seducente la ricchezza delle tue esperienze, un coagulo di teoria e prassi, impegnato in una trasformazione politica e sociale in zone della Sicilia che nella meta del Novecento erano ancora ostaggio di rapporti economici arcaici soprattutto nei latifondi. La forza della fattualità che spazzava via come foglie al vento l’inconsistenza di alcune mie osservazioni che non si traducevano nella realtà. Mi dicevi vai avanti così, quale “benedizione” migliore poteva accompagnarmi nel mio quotidiano, pregno di dubbi politici e nodi personali da sciogliere?

Adesso Eli mi sforzo maledettamente per trovare il coraggio di interrompere questa lettera, odio gli addii, avrei voluto condividere più tempo con te,ma la forza di questa realtà mi mostra una cruda e lacerante verità, triste da accettare perché densa di rimorsi,sì il rimorso di non averti salutato quando potevo,il rimorso di non averti fatto visita in questi 3 mesi. Ho davanti il libro che hai scritto e che fraternamente mi hai dedicato,verrò lì a trovarti compagno tra la tua incoscienza e la tua coscienza, tra la tua Messina e la tua Alicudi, tra pace e guerra,tra prigionia e libertà…. tra te e me,ciao amico mio.

Antonio Currò

Giovani Comunisti/Rifondazione Comunista – Messina

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED